È alla parrocchia di Santa Maria Maddalena che fa capo Young Care Saval, il progetto della rete di supporto Welf-Care, attivo dal 2018 per essere uno strumento di attivazione sociale capace di creare relazioni.

Il quartiere Saval, tra ponti e grattaceli, è stato negli anni Ottanta uno dei rioni più caldi per spaccio di droga. Alla vista, un luogo poco ospitale per il fiorire della sua comunità, con blocchi di cemento a obbligare la planimetria delle strade. È stato necessario, dunque, partire proprio da qui, dalla strada, per rilanciare la zona in favore dei più giovani.

L’educazione di strada

«L’educazione di strada è una pratica informale con gruppi giovanili spontanei. Si tratta di un’azione di prossimità con ragazzi e ragazze che spendono il loro tempo libero in luoghi non formali di ritrovo – afferma Davide Briani, educatore impegnato nel Saval per il progetto Welf-care -. Ha lo scopo di dare loro attenzione e ascolto per conoscere le loro esigenze, così da poterli orientare e supportare in attività individuali e di gruppo. Si favoriscono così occasioni aggregative ed esperienze concrete di microprogetti, ideati e realizzati a partire dai loro bisogni».

Lezioni di parkour davanti alla piastra sportiva, rimessa a nuovo dai ragazzi e le ragazze del quartiere.

L’educatore di strada è, dunque, un mediatore tra i ragazzi, il loro quotidiano, il territorio e le opportunità che possono stimolarli nel percorso di formazione umana. «A beneficiarne sono pre-adolescenti, adolescenti e giovani che si aggregano presso le parrocchie, i bar, il campo da gioco» continua Briani. La piastra sportiva del quartiere è dunque centro nevralgico di questa progettualità.

Spazio ai giovani

I ragazzi e le ragazze del Saval sono stati coinvolti nella bonifica della piastra, riqualificata con attività ludiche, sportive e creative come slackfline, basket, calcio, parkour, yoga acrobatico, skate, ma anche musica, battle di freestyle, dining e soundsystem.
Testimoni e protagonisti di questa ristrutturazione urbana ed emotiva, sono due giovani cresciuti nel rione, Massimiliano Venudo, ideatore del soundsystem Elefant HiFi, e Denis Marchiori, rapper e videomaker, che hanno fin da subito accettato di appoggiare l’iniziativa. «Nel 2015 nasce il progetto Elefant HiFi, un collettivo musicale che promuove la cultura soundsystem jamaicana – racconta Massimiliano -. Vogliamo proporre selezioni di vinili che spaziano dal Roots reggae alla Dub e Bass music. Elefant HiFi Family è una piccola fabbrica di idee e ci piace organizzare pomeriggi non solo musicali, ma anche con sport non convenzionali per mettere in connessione le persone».

Il laboratorio di murales guidato dal writer Exem, alias di Michele Vicentini, con cui stato rifatto l’esterno della casetta attrezzata nella piastra sportiva.

Anche la piastra sportiva ha ricevuto un nuovo aspetto, grazie al laboratorio di strada guidato dal writer Michele Vicentini, in arte Exem. «Era in stato di abbandono. Ora, grazie a questa squadra spontanea di giovani e al supporto di don Elvis e don Giorgio, arrivati nella parrocchia nel 2019, è stata ripulita, abbellita con murales e dotata di nuovi canestri» aggiunge Davide Briani.

Welf-Care: un welfare che si prende cura

Young Care Saval rispecchia perfettamente la filosofia alla base della più ampia rete di Welf-Care in cui è inserito, realizzata in collaborazione con Energie Sociali e finanziata da Fondazione Cariverona. Si propone di colmare il divario lasciato da una rete familiare di supporto, spesso assente, con una socialità di prossimità.

Il pacchetto di servizi offerti alla comunità è dinamico, in grado di unire le caratteristiche territoriali e rispondere a un interesse diretto da parte di chi quel territorio lo vive, a un flusso di scambi di servizi capace di generare una reciproca aggiunta di valore.

Nello specifico, il welfare di comunità è un nuovo modello collaborativo e partecipato con cittadini, enti, imprese e organizzazioni del Terzo settore per affrontare il problema della conciliazione tra vita privata, famiglia e lavoro. Il progetto di Welf-Care si sviluppa in cinque poli territoriali di Verona, i quartieri cittadini del Saval, Borgo Roma e Parona e nei Comuni di San Bonifacio e Villafranca.

Gli educatori del Saval con la fine del progetto, prevista nel mese di luglio 2021, puntano ad affidare interamente alla comunità rionale e ai suoi ragazzi e ragazze la responsabilità civica di cura costante della piastra polifunzionale, perché possa essere sempre fucina di nuove prospettive, sia individuali che collettive, per il futuro.

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