Al via il prossimo 26 giugno, dopo un anno di stop a causa della pandemia, Tener-a-mente il festival dell’Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera. Il festival, giunto alla sua decima edizione, apre il cartellone 2021 con il “Bestiario d’amore” di Vinicio Capossela e orchestra per poi proseguire con un calendario ricco di appuntamenti. Abbiamo intervistato Viola Costa, direttrice artistica del festival, per farci raccontare le novità di questa edizione. 

Tener-a-mente torna ad illuminare di musica e spettacolo l’estate del Vittoriale degli Italiani in un’edizione che non può essere che speciale, Direttrice è stata una sfida organizzare il festival quest’anno?

«Sì è stata davvero una grandissima sfida, fatta anche di mille ripensamenti, perché come tutti nel settore abbiamo inseguito per mesi i vari provvedimenti ministeriali e governativi per capire quali fossero i perimetri all’interno dei quali fosse consentito organizzare il nostro lavoro. Siamo rimasti davvero in sospeso fino all’uscita dell’ultimo decreto, e alla fine siamo riusciti a trovare una quadra grazie al supporto della Fondazione Vittoriale degli Italiani che da sempre sostiene il festival e, in particolare quest’anno, grazie al Comune di Gardone Riviera che è subentrato con un contributo più importante. Il ridimensionamento ad oggi previsto della capienza si presentava come una minaccia enorme per la sostenibilità per un festival, come il nostro, che solitamente si regge, per più del 90%, sulla vendita dei biglietti. Inoltre, voglio sottolineare, perché per noi come staff è davvero importante, che stiamo organizzando un’edizione assolutamente fedele e ligia ai protocolli, molto attenta al rispetto delle distanze, all’uso della mascherina e a tutti gli accorgimenti possibili».

La voglia di riaccendere le luci del palco immagino sia però molta, qual è lo spirito e la risposta che state avendo sia dal settore che dal pubblico?

«Sì indubbiamente c’è moltissima voglia da parte degli addetti ai lavori ma anche da parte del pubblico, sarà un festival anomalo soprattutto per il tipo di programmazione. Tener-a-mente è un festival che da sempre ha una vocazione internazionale spiccata e che invece quest’anno anno sarà soprattutto la festa degli artisti italiani. Sarà però, senza dubbio, una grande festa, anche perché è il nostro decimo compleanno, rinviato ovviamente di un anno, ma questa è la decima edizione di Tener-a-mente e poi c’è da parte di tutti una grande voglia di superare le difficoltà, è proprio una sensazione che percepiamo. Gli artisti stessi sono venuti incontro al settore accettando di esibirsi con dei costi di produzione molto ridotti rispetto al solito, alleggerendo le produzioni e riducendo i compensi di tutti pur di permettere al settore di ripartire. La risposta del pubblico, infine, è stata eccellente anche considerando che gli annunci sono stati fatti in tempi impensabili in periodi non di pandemia, dove partiamo con le prevendite a novembre. Il pubblico ha davvero risposto in tempi rapidissimi, basti pensare che i biglietti per il concerto di Gianna Nannini si sono esauriti in meno di 48 ore e ci sono diverse date sold out. Rispetto a quella totale, al momento abbiamo una capienza limitata ma, in base alle direttive, potrebbero tornare a disposizione alcuni biglietti che al momento risultano esauriti.»

Ma quali sono le novità di quest’edizione?

«La grande novità artistica del festival di quest’anno è la sezione Indiecativamente che curiamo insieme alla Latteria Molloy di Brescia. Il nome è volutamente scritto con la “e”, come il genere musicale, l’indie, che caratterizza la sezione dal punto di vista artistico. Porteremo sul palco dell’anfiteatro Vittoriale sei protagonisti della scena indipendente italiana: Coma Cose, Fra Quintale, Vasco Brondi, The Zen Circus, Rappresentante di Lista e Dardust.»

L’abbiamo detto prima il vostro festival ha sempre avuto una vocazione fortemente internazionale, con una selezione artistica sempre molto curata e ricercata come siete riusciti a mantenere lo spirito del festival in questa edizione?

Patti Smith ospite al Vittoriale l’11 luglio.

«Lo sforzo è stato sicuramente quello: mantenere sempre uno sguardo artistico preciso selezionando gli artisti in base al profilo di produzione e diversificando i generi per rivolgerci a pubblici variegati. Abbiamo voluto fare una scelta trans-generazionale, passando dai giovani, con la sezione “Indiecativamente” ai protagonisti storici, come Gianna Nannini, Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Stefano Bollani, Fiorella Mannoia ma non dimenticando la generazione di mezzo con artisti come Vinicio Capossela, Max Gazzè, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Samuele Bersani. E poi, non ci siamo fatti mancare gli artisti internazionali, con tre grandissimi nomi:  Robben Ford & Billi Evans il 4 luglio e poi l’11 luglio con il ritorno della Sacerdotessa del rock Patti Smith».

Oltre al cartellone artistico avete altre novità in serbo per quest’anno? 

«Sì, quest’anno sarà in assoluto la prima edizione nell’anfiteatro completamente restaurato. Lo scorso anno il presidente della Fondazione Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, ha completato il progetto che Gabriele D’Annunzio aveva concepito e che non era mai riuscito a realizzare. D’annunzio aveva definito l’anfiteatro “una conca marmorea sotto le stelle” e lo immaginava ricoperto di marmo, le gradinate e la platea però erano rimaste incompiute e lasciate in cemento. Il recente intervento ha permesso di rivestire le strutture in marmo rosso di Verona, proprio come il suo originario proprietario l’aveva immaginato. Ad accogliere il pubblico del Vittoriale, adesso, sarà una sorta di grande bomboniera meravigliosa con un impatto splendido, non sono per il pubblico, che vede il lago, ma anche per gli artisti che si esibiranno di fronte a questa questa conca marmorea sotto le stelle».

L’Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani a seguito del restauro.

Oltre musica Tener-a-mente ha sempre dato spazio al teatro e alla poesia, quest’anno torna il progetto “Più Luce!”, cosa prevede la serata in questa edizione?

«È un progetto molto particolare con la curatela artistica di Paola Veneto, che quest’anno avrà come filo conduttore lo sguardo poetico e come tema “I giorni dell’inquietudine”. Ovviamente, facciamo il verso al “Diario dell’inquietudine” del poeta Fernando Pessoa, che ha scritto questo testo in prosa ma mantenendo sempre quello sguardo poetico che definisce la serata di “Più Luce!” di quest’anno. L’inquietudine è quella che abbiamo vissuto tutti, è stato oltre un anno denso di questo sentimento, quindi prenderemo in prestito le parole di Pessoa per raccontare indirettamente le storie di tutti. È una serata che celebriamo sempre con ingresso gratuito e organizziamo al Laghetto delle Danze che è un’altra cornice, all’interno del Vittoriale, di una suggestione incredibile. Ovviamente, la capienza sarà molto ridotta ma siamo felici di confermare l’edizione di “Più luce!” che abbiamo immaginato come una serata molto particolare con degli effetti speciali. Simbolo della serata, anche per questa edizione sarà la rosa, che nella sua veste grafica riprende una delle rose che sono state piantate nel nuovo roseto del vittoriale che è stato inaugurato proprio quest’anno. “Più luce!” è una citazione di Goethe che in punto di morte, in una stanza con le tapparelle abbassate, invocava la luce. Abbiamo sempre visto in questa richiesta, il bisogno di poesia, di quella sensibilità poetica, che in ci consente, in qualche modo, di arrivare alla salvezza e che vogliamo portare nella nostra serata»

Ed è questo l’augurio più grande, quello di riuscire tornare ad illuminare di musica e concerti le nostre vite. Si riparte adesso e il programma di Tener-a-mente 2021 senza dubbio riuscirà ad alzare più di qualche tapparella e a permettere, nuovamente, alla luce di entrare. 

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