Val dei Mulini si trova nel territorio comunale di Costermano, in provincia di Verona. Si tratta di una valle particolare, inserita nella ZSC, Zona Speciale di Conservazione,  ossia Val dei Mulini, Senge di Marciaga, Rocca di Garda.

In Val dei Mulini, vera oasi di pace, oggi si vorrebbe realizzare una sorta di parco giochi a fini turistici che porterebbe alla scomparsa di un territorio fragile e un ecosistema unico al cui interno sopravvivono specie animali e piante altrove scomparse.

C’è da dire che finora non esiste nulla di concretamente realizzato.

Sulla carta esiste un masterplan, una sorta di contenitore di idee ancora da realizzare. In ogni caso il masterplan c’è, esiste, e le mosse di questi ultimi anni e mesi da parte dell’amministrazione comunale fanno purtroppo presagire quale potrebbe essere il futuro della valle.

Alex Sometti, eletto nelle liste di “Siamo Costermano”, è consigliere comunale di minoranza.

Dalla sua denuncia e da quella delle associazioni ambientaliste si ipotizza un progetto comunale devastante. Raffaello Boni, presidente del circolo “Il Tasso” di Legambiente, la definisce “una sorta di Gardaland” in territorio di Costermano.

Secondo la minoranza comunale e gli ambientalisti, Val dei Mulini dovrebbe vedere la realizzazione di un parcheggio da 400 posti auto e 10 pullman; a questo, già  di per sé devastante, si aggiungerebbero bar, punti ristoro, info point, casette di alloggio turistico (glamping), un ponte per collegare la sponda di Costermano con quella di Marciaga e inoltre scalette e passerelle sospese nella limitrofa Val Strava.

Il ponte, lungo 300 metri, insisterebbe nelle vicinanze di zone interessate, anche recentemente, da una frana importante. Complessivamente si tratta di un progetto da 10 milioni di euro.

L’amministrazione comunale, in questi ultimi tempi, pare aver accelerato la propria attività e ciò ha fatto impennare il livello di allarme e l’attenzione da parte di chi si oppone a un progetto che cozza contro ogni logica di attenzione e rispetto nei confronti di un territorio già ampiamente massacrato da interventi di edilizia turistica, strade, parcheggi. La conseguenza immediata è stato il lancio di una raccolta di firme che hanno abbondantemente superato quota 4000 in tempi molto rapidi. Segno che l’attenzione dei cittadini, per questo tipo di situazione, è molto elevata.

Se andasse in porto il masterplan dell’amministrazione comunale di Costermano andremo a perdere per sempre un habitat dove esistono sorgenti pietrificanti a travertino, una realtà dove vive ancora il gambero di fiume, l’ululone dal ventre giallo e dove sopravvivono lembi di praterie aride con splendide fioriture di orchidee mentre le piante igrofile accompagnano buona parte del corso della valle. Si tratta, insomma di un ambiente unico che viene definito habitat prioritario al cui interno vivono specie prioritarie.

Non vogliamo nulla di tutto ciò”, ribadiscono Alex Sometti e Raffaello Boni, “ma solo una attenta e precisa manutenzione e messa in sicurezza del territorio”. Tutto il resto non serve. E in questo sono d’accordo anche migliaia di cittadine e cittadini veronesi. L’augurio è di riuscire ad evitare interventi indecenti come quello in Valpantena, vicino al Monastero di Sezano, oppure progetti come quello della croce astile che si vorrebbe erigere sul Monte Baldo.

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