Contro l’Inter, a San Siro, dove il Verona nella sua storia in serie A non ha mai vinto, è arrivata la terza sconfitta consecutiva, la settima nelle ultime otto giornate. Questa volta, però, dopo i progressi visti già la scorsa settimana contro la Fiorentina, i gialloblù non meritavano di uscire dal campo a mani vuote. La sconfitta subita, seppur maturata contro una squadra che viaggia a vele spiegate verso la conquista del suo 19esimo titolo tricolore, suona come come un boccone amaro e alquanto indigesto.

Forte di una salvezza messa già “in ghiaccio” con inaspettato anticipo, la squadra di Juric ha affrontato la capolista a viso aperto, sfidandola negli uno contro uno, e mettendo in campo grande attenzione e innato spirito di sacrificio. Lo spartito tattico approntato ancora una volta con sopraffina intelligenza dal tecnico gialloblù ha imbrigliato la manovra della squadra di Conte – per il quale l’allenatore croato ha sempre manifestato grande considerazione – che è riuscita a trovare il vantaggio solamente a poco meno di un quarto d’ora dal termine con il subentrato Darmian, abile a sfruttare lo spazio creatosi in seguito a un non perfetto scivolamento della retroguardia veronese. L’Hellas, però, a dire la verità, il gol del pareggio lo ha anche segnato ma il sig. Abisso, direttore di gara designato, nello stupore generale ha annullato la rete di Faraoni per un presunto fallo su Handanovic dello stesso esterno scaligero, che avrebbe “sfiorato” il portiere in uscita.

L’esterno gialloblù Marco Davide Faraoni

La decisione presa dall’arbitro ha sollevato diversi dubbi in quanto la rete è apparsa assolutamente buona e priva di irregolarità. L’aspetto ancor più rilevante, che non ha mancato di alimentare ulteriori perplessità, è stata la mancata chiamata da parte del VAR che non è intervenuto per richiedere allo stesso direttore di gara quanto meno di ri-valutare la sua decisione davanti al monitor. La maggior parte dei “moviolisti” ha convenuto sulla regolarità della rete non ravvisando alcun intervento falloso, o di disturbo, da parte del giocatore di Juric, ma addossando più di qualche responsabilità ad Handanovic per la sua uscita tutt’altro che “da manuale”. Juric in conferenza stampa ha candidamente confessato che «ci vuole gran coraggio ad annullare una rete del genere» mentre l’ex arbitro Paolo Casarin, uno dei fischietti italiani più apprezzati, ha dichiarato «Inspiegabile errore, il VAR non ha provveduto alla correzione». Il messaggio più chiaro di tutti, però, è giunto da un noto tifoso interista come Enrico Mentana che attraverso il proprio profilo social ha scritto: “ho visto annullare al Verona un gol regolarissimo. Questo non è accettabile nell’era del VAR”.

Vista la presenza del supporto tecnologico, non si capisce quindi perché in questo caso non si sia deciso di ricorrervi, nonostante i presupposti minimi ci fossero tutti. Magari la decisione sarebbe rimasta tale però non averlo fatto lascia tutto in sospeso. Vien da chiedersi, invece, quale avrebbe potuto essere l’epilogo a parti invertite. Misteri del calcio, non lo sapremo mai.

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