Notturno partigiano
Seguendo le indicazioni dell'ANPI Nazionale anche i partecipanti al "Notturno partigiano" hanno affisso tra Verona e Negrar un cartello e un fiore sulle targhe e insegne stradali che riportano riferimenti alla Resistenza.
Seguendo le indicazioni dell'ANPI Nazionale anche i partecipanti al "Notturno partigiano" hanno affisso tra Verona e Negrar un cartello e un fiore sulle targhe e insegne stradali che riportano riferimenti alla Resistenza.
La dodicesima edizione di “Notturno Partigiano” ha visto, anche quest’anno, una numerosa partecipazione nonostante la collocazione in orario serale anzichè notturno.
Altra novità di questa edizione, il raddoppio delle iniziative. E così, mentre un gruppo partiva per le strade del quartiere Pindemonte e di Quinzano, un altro gruppo percorreva la strada che, in territorio di Negrar, porta a Monte Comun e al cippo dedicato a Rita Rosani, Dino Degani, Orso, Gallo e Selva, combattenti partigiani della Banda dell’Aquila.
Per noi che abbiamo percorso le strade del quartiere e di Quinzano è stato bello ritrovarsi, rimettere in moto parole, idee, progetti da elaborare e condividere anche nel futuro. Siamo partiti da via Carso e la prima tappa è stata in via Santini alle scuole dedicate a Rita Rosani, insegnante, partigiana, combattente, ebrea, caduta in combattimento a Monte Comun, medaglia d’oro al valor militare.
Nella serata abbiamo percorso le strade dedicate a partigiani e a luoghi della Resistenza. Seguendo le indicazioni dell’ANPI Nazionale abbiamo affisso un cartello e un fiore a tutte le targhe e insegne stradali che riportano riferimenti alla Resistenza.
Si è trattato di una passeggiata allegra e leggera, realizzata nel rispetto delle norme anti-covid e terminata ai giardini di Via Degani con buon cibo e ottimo vino. Ancora chiacchiere e poi via verso casa “inseguiti” dal fatidico scoccare delle ore 22. Buon 25 Aprile, Buona Festa di Liberazione a tutte e tutti.
Tutte le foto dell’articolo sono di Agostino Mondin.
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