Cittadinanza Attiva VR è un gruppo nato da poco più di un anno a Verona e al quale oguno di noi, cittadini veronesi, dovremmo dire grazie. Se non anche fare un pensiero di entrare a farne parte. Di base fanno una cosa semplice, ovvero pulire i luoghi comuni dai rifiuti dell’ignoranza e della maleducazione generale per renderli vivibili da tutti. Probabilmente anche da coloro che li sporcano. Ci siamo fatti raccontare da Carolina Zorzi e Greta Franzini, due volontarie, un po’ di cose.

Da chi e perché nasce il gruppo?

«Il gruppo nasce intorno a settembre 2020, dalla volontà di 5 cittadini veronesi, Adriana, Antonietta, Elisabetta, Federico e Gaetano, di tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale locale, operando in sinergia con associazioni e istituzioni in attuazione del principio di sussidiarietà. Il loro operato non è passato inosservato, e durante le loro uscite tanti altri cittadini si sono uniti, fino ad aprire un gruppo Facebook, un gruppo Whatsapp e infine una pagina Instagram per raggiungere i più giovani. Prossimo passo Tik Tok.»

Come vi organizzate per effettuare gli interventi di pulizia?

«Accogliamo le segnalazioni dei cittadini e degli stessi volontari che vivono il territorio.

Successivamente le uscite vengono annunciate per mezzo di locandine informative sui canali Facebook, Whatsapp e Instagram del gruppo, riportando la data, l’ora, il punto di ritrovo e l’attrezzatura richiesta per l’uscita.

La partecipazione è libera e finchè ci saranno le restrizioni Covid richiede una comunicazione ai referenti e al Comune del numero dei partecipanti previsti. Non serve alcuna iscrizione, basta solo presentarsi il giorno della raccolta al punto indicato.

Le uscite spesso vedono la collaborazione di altre associazioni, quali il WWF, Angeli Del Bello, Fondo Alto Borago, Comitato Giarol Grande, e il supporto delle circoscrizioni e delle istituzioni.»

Quanti siete e che tipo di persone di solito entrano a far parte del gruppo?

«Attualmente la pagina Facebook conta più di 1000 iscritti, 83 attivi su Whatsapp, mentre Instagram è appena nato ma cresce ogni giorno di più. Le uscite di gruppo variano in base alla zona, al tipo di intervento e alle disponibilità dei volontari.

Cittadinanza Attiva VR trova in sé tante persone diverse di tutte le età, ci sono tanti giovani, famiglie con bambini, zie, nonne e nipoti, persone di qualsiasi nazionalità e cultura.»

Parlate di competenza civica, cosa si intende e quanto è diffusa secondo voi nella nostra città?

«La competenza civica serve per poter agire come cittadini responsabili e partecipare attivamente alla vita sociale e comunitaria. Essere cittadini attivi è la consapevolezza di poter influire sulle decisioni delle istituzioni e impegnarsi nella collaborazione con esse nella risoluzione dei problemi legati al territorio. Possono essere di qualsiasi tipo, ambientali, sociali, culturali. L’aspetto ambientale era forse il meno diffuso, ma sta prendendo piede in maniera quasi virale anche grazie alle testate giornalistiche che raccontano e diffondono il nostro operato.»

A scuola l’educazione civica non è una priorità, come pensate si possa avere più impatto sui più giovani?

«A quanto pare è stata reintrodotta. Sicuramente si è creato un gap generazionale per quegli studenti che non hanno avuto questa istruzione. Attivarci sui canali social più popolati dai giovani vuole essere un modo per coinvolgerli e sensibilizzarli, soprattutto perché è in ballo il loro futuro. Tenendo sempre conto che l’educazione primaria e civica parte dalla famiglia. La cosa più bella è proprio che nel nostro gruppo ci sono tanti genitori che portano i loro bimbi, la più piccola di una recente uscita aveva circa 5 anni. Per loro è un gioco, ma imparano il rispetto verso gli altri e verso il mondo in cui vivono.»

Quale intervento vi ha fatto penare di più?

«Ce ne sono stati tanti, due in particolare. Sicuramente l’uscita alla Spianà del 7 marzo 2021, per fatica fisica data dalla quantità di rifiuti anche ingombranti raccolti tra i rovi, ma anche a livello psicologico, per il fatto di non poter intervenire per una pulizia definitiva a causa dell’enorme mole di rifiuti. Una recente uscita, sulle Torricelle, poi, ha rilevato la presenza di numerose siringhe e bottiglie di alcolici. Queste ultime sono ritrovamenti onnipresenti, sintomo di un disagio sociale sommerso.»

Verona è una città pulita?

«Difficile dirlo, il centro storico si presenta decisamente pulito. Le segnalazioni dei cittadini ad AMIA vengono, però, accolte prontamente anche nelle periferie, ma sicuramente ogni piccolo gesto di rispetto dei cittadini verso la propria città può fare molta differenza.»

Come si entra a far parte del gruppo?

«Si può aderire tramite Facebook, Instagram o Whatsapp.»

Un obiettivo per il prossimo futuro?

«Fare rete tra Comune, enti preposti per la pulizia del territorio e associazioni che si dedicano a iniziative ecologiche, per fare un unico fronte comune a difesa dell’ambiente.»

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