Un crimine brutale, una giovane e acuta poliziotta a capo delle indagini, un affascinante uomo coinvolto nell’inchiesta che nasconde un’equivoca ma “virtuosa” attività, un susseguirsi di vicende nebulose, movimentate, seducenti ed estremamente trascinanti.

Sono questi alcuni dei principali ingredienti del romanzo Il predatore di anime, thriller poliziesco d’esordio dello scrittore Vito Franchini, pubblicato da Giunti a gennaio 2021.

Franchini, giovane scrittore, è nato in Iran nel 1977 e svolge la professione di ufficiale dei carabinieri grazie alla quale ha per anni condotto indagini in diversi ambiti criminali tra cui reati di stalking. 

L’autore, con il quale Heraldo ha realizzato una diretta per parlare proprio del suo libro, ha al suo attivo diverse opere letterarie da indipendente: libri d’avventura e saggi.

Il predatore di anime trova il suo motore di propulsione in un tema di interesse generale ed attuale: il reato di stalking. Crimine che lo scrittore, vista la sua occupazione principale, ha avuto modo di conoscere in modo dettagliato e in ogni suo aspetto.

La storia, infatti, parte con le indagini su un barbaro omicidio-suicidio di due coniugi ove nel corso delle ricerche emergeranno anche sfumature di stalking.

Il caso viene assegnato a una giovane ufficiale della polizia, Sabina Mondello, che, nel proseguo delle ricognizioni, sarà oggetto di atti di stalking.

Lo scenario si infittisce quando entra in scena un ambiguo personaggio coinvolto nell’inchiesta, Nardo Baggio, che sotto mentite spoglie svolge una lavoro assai particolare. L’uomo, in compenso, si incarica di proteggere donne dagli atti persecutori dei propri ex mariti, ex amanti, ex fidanzati.

Nascerà, nel prosieguo del racconto, un legame molto forte tra Nardo e Sabina, la quale si rivolgerà in seguito all’uomo per essere protetta. La poliziotta si ritroverà catapultata in questo rapporto pericoloso ma ammaliante partecipando suo malgrado ad azioni di difesa delle clienti di Nardo. La storia, da qui, abbraccerà un susseguirsi di vicende e intrecci fino ad arrivare a un finale inaspettato.

Il predatore di anime, un thriller a tratti noir, ha il pregio di brillare per tre aspetti che colpiscono particolarmente.

Il primo è che rappresenta un’opera con un carattere lodevolmente accessibile nella narrazione nonostante il tema peculiare. Franchini srotola una scrittura estremamente fluida, maneggevole, arguta, scorrevole, schietta, nella descrizione dei personaggi, nei dialoghi e nelle vicende della storia, tanto da arrivare al lettore senza togliere nemmeno un briciolo di credibilità al racconto.

Tutti gli elementi portanti del romanzo, dall’inizio fino alla fine, mostrano un profondo studio da parte dello scrittore. Il lettore viene quindi e inevitabilmente travolto da una storia davvero avvincente ma non asettica di umanità e realtà, come è di norma nel romanzo thriller. Anzi, al contrario, è un’opera in cui la giusta misura tra mistero, suspense e affidabilità in ciò che viene descritto vanno a braccetto denotando pertanto una preparazione ab origine.

Vito Franchini

Questo, quid pluris, ed è il secondo elemento portante del romanzo, probabilmente è il frutto dell’attività primaria dello scrittore che, in quanto ufficiale di polizia, ha toccato con mano vicende di stalking e conseguentemente è riuscito a delineare mirabilmente e con tantissimi dettagli gli eventi descritti regalando un tono all’insieme coinvolgente e unico. Il tema del reato di stalking è delineato molto bene in diverse vicende del libro.

Il terzo elemento che fa da padrone sono gli interessanti spunti di antropologia che l’autore in diverse occasioni snocciola con una semplicità disarmante nonostante la complessità dell’argomento, ossia l’essere umano e i suoi comportamenti primitivi. Attraverso il personaggio di Nardo Baggio, che svolge attività di protezione di donne perseguitate, Vito Franchini mette in luce una profonda analisi delle azioni umane conducendo chi legge dentro ad importati riflessioni.

Il predatore di anime è un romanzo effettivamente intrigante ma al contempo molto interessante, ha inoltre il pregio di una scrittura stilisticamente fluida, agevole, limpida che cattura il lettore fin dall’inizio del libro.

La storia è orchestrata in modo ineccepibile poichè ha il merito di far presa, anche con affascinanti approfondimenti antropologici, senza nulla togliere alla veste reale costruita intorno alla stessa.

Il libro, pertanto, non è consigliabile solo agli amanti del thriller ma apre le porte anche a chi ha la curiosità di conoscere qualcosa in più sul comportamento umano e le sue sfaccettature.

©️ RIPRODUZIONE RISERVATA