Un viaggio lungo dieci giorni in cui scienziati e ricercatori di altissimo spessore ci aiuteranno a esplorare, online, il vastissimo territorio delle discipline scientifiche, in particolare in relazione alle più importanti sfide che l’umanità si trova ad affrontare, in un futuro che è già arrivato. 

È questa l’idea dell’associazione Festival della Scienza Verona che, per dare vita al progetto RiEvoluzione, ha riunito le migliori energie che i mondi della scuola, della ricerca e delle aziende possano mettere a disposizione, creando un programma variegato, inclusivo e con lo sguardo al futuro. 

La realtà degli ultimi anni, tra pandemia, cambiamento climatico ed esplosione dei nuovi media ha posto il mondo della scienza di fronte a sfide inedite, e sta obbligando chi si occupa di ricerca scientifica a concentrarsi sempre di più sui temi della comunicazione, dentro e fuori dalle scuole, della sensibilizzazione alla sostenibilità, e delle conseguenze sociali delle scelte fatte dal mondo della scienza e della ricerca. 

Insomma, la scienza è sempre più parte della vita quotidiana e il Festival ne prende atto, affrontando ogni giorno un tema diverso con una varietà di prospettive e di professionalità differenti, in modo da contemplarne ogni aspetto e, allo stesso tempo renderlo accessibile a tutti: dai giovani studenti agli addetti ai lavori, passando per chiunque abbia voglia di informarsi sul mondo scientifico, anche senza particolari competenze pregresse. 

Uno dei focus principali del Festival della Scienza di Verona è senz’altro la comunicazione scientifica, con particolare risalto alla didattica e alle nuove forme che, in parte facendo di necessità virtù, essa sta assumendo. Per questo, una delle novità del Festival 2021 è la creazione di uno specifico programma scuole, dedicato in particolare alle classi delle secondarie.

Quali nuovi linguaggi si possono sperimentare per parlare di scienza ai ragazzi e alle ragazze? Come sensibilizzarli in modo serio e competente ai temi dell’ecologia e della sostenibilità? Come, ad esempio, riportare in vita quella fiamma che si era vista lo scorso anno con i Fridays4future e che è stata smorzata sul nascere dalla pandemia?

Sono solo alcune delle questioni che verranno affrontate da esperti di pedagogia, scienziati, divulgatori e persino illustratori e fumettisti, al fine di sperimentare nuove forme e nuovi linguaggi per aiutare i più giovani a guardare il mondo con gli occhi della scienza. 

Alla pluralità di linguaggi corrisponde la varietà dei protagonisti. Parteciperanno al festival figure di spicco provenienti dal mondo della ricerca (CNR, INAF), dell’insegnamento (sono moltissime le università coinvolte) e delle aziende, che mostreranno come l’innovazione, soprattutto se sostenibile, sia una chiave per il successo anche dal punto di vista economico. 

L’organizzazione del festival è quasi tutta al femminile, a partire dalle tre socie fondatrici: Caterina Lorenzetti, Francesca Tezza e Giulia Zanetti. E proprio alle donne, e al loro ruolo nel mondo delle cosiddette discipline STEM, è dedicato il tema della prima giornata, che si aprirà con l’inaugurazione del Festival, visibile, come tutti gli altri appuntamenti aperti al pubblico, in diretta sui canali social di Heraldo, media partner operativo della manifestazione. 

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