Il refrain ripetutamente ascoltato in questa prima parte di stagione, fra tifosi del Chievo e addetti ai lavori, è spesso stato “ottima squadra fino ai sedici metri finali, ma manca l’uomo d’area di rigore, il finalizzatore, quello che tramuta in gol la gran mole di gioco della squadra”. Noi stessi, da queste colonne, lo abbiamo ripetuto in più di un’occasione. E in effetti il Chievo è, fra tutte le squadre di vertice, quella che non ha un vero e proprio bomber, da classifica cannonieri per intenderci. Anzi, al contrario, la formazione clivense può essere considerata più che altro una “cooperativa del gol”. Con la rete di Palmiero al quinto minuto di gioco, nella sfida poi vinta per 3-1 contro il coriaceo Pescara domenica pomeriggio al Bentegodi, sono infatti ben quindici gli elementi della formazione di Aglietti fino a ora andati in gol in stagione. Uno “score” non certo usuale e che ben fa capire quanto in realtà in mancanza del bomber ci si sia inventati questa sorta di “condivisione generale” del compito di segnare. Che, evidentemente, sta funzionando molto bene. Se non fosse così il Chievo non sarebbe lassù, secondo in classifica (in attesa della sfida di questa sera della Salernitana, che poi si andrà a visitare in uno scontro da cuori caldi sabato prossimo all’Arechi) e capace di una striscia di risultati utili consecutivi arrivata a undici. Il Chievo, di fatto, non perde da due mesi esatti. Un’enormità, se ci si pensa bene, soprattutto al cospetto del più competitivo ed equilibrato campionato di Serie B degli ultimi anni.

Ciciretti esulta al gol (sullo sfondo) di Manuel De Luca – Foto BPE

Poi, a dirla proprio tutta, in attesa della conclusione del calciomercato questa sera alle ore 20 e dell’annuncio di nuovi possibili arrivi, forse il finalizzatore il Chievo se lo è trovato in casa. Nelle ultime cinque gare, infatti, Manuel De Luca è andato in rete ben tre volte: contro la Virtus Entella, contro il Cittadella e contro il Pescara. Tre reti diversissime fra loro: una puntata da rapace d’area, un colpo di testa imperioso e un contropiede concluso con freddezza. Un campionario di reti che ne certificano le qualità tecniche e caratteriali, da una parte, ma che in realtà da sole non spiegano la fiducia e l’impiego ormai costante da parte di Aglietti, che in lui vede anche un giocatore sempre pronto a dare una mano ai compagni in fase di difesa e di costruzione. Da solo De Luca – che è cresciuto tantissimo in questi mesi – riesce a tenere sotto pressione le difese avversarie e in coppia con Margiotta (la soluzione più adottata da Aglietti nelle ultime uscite) appare davvero ben assortito, con l’ex Losanna in grado di fare all’occorrenza anche il trequartista alle sue spalle. Con la scomparsa dai radar di Filip Djordjevic (ieri neppure in panchina e probabilmente oggetto in queste ore di trattative per un’uscita conveniente per tutte le parti) e con l’impiego a gara in corso sempre efficace della “zanzara” Michael Fabbro, utile a infastidire le difese in fase di impostazione e a rappresentare un punto di riferimento là davanti quando le energie delle squadre cominciano a calare, è però necessario trovare un’altra punta, che possa contribuire alla corsa-promozione, proprio ora che – arrivati al giro di boa – ogni partita comincia a diventare decisiva. Sia per entrare nelle prime due posizioni valide per salire direttamente in A sia, eventualmente, per centrare i play off. Viste le uscite in prestito fino a giugno di Pucciarelli (finito al Dibba Al-Fujairah) e Rovaglia (andato alla Pistoiese) più per una questione numerica che di gol, che – come detto – alla fine in un modo o nell’altro stanno arrivando. E arrivano un po’ da tutta la squadra, come nel match di ieri dove hanno segnato un centrocampista (Palmiero, gol dell’ex peraltro), un difensore (Mogos, ammesso che si possa definire “solo” difensore il cingolato rumeno che macina chilometri sulla fascia destra senza soluzione di continuità) e, appunto, un attaccante, De Luca.

Mogos festeggia la rete del 2-1 che ha incanalato verso la vittoria la sfida contro il Pescara – Foto BPE

Poi è ovvio che se a questa “macchina” quasi perfetta si aggiungesse il turbo con un attaccante in grado di farti fare davvero il salto di qualità, con percentuali di finalizzazione molto alte, allora forse sarebbe un discorso diverso. De Giorgis – responsabile del mercato dei gialloblù – in queste ore è febbrilmente al lavoro. Il tema appassiona i tifosi, è chiaro, ma se in fondo in fondo il bomber, grazie alla “cura-Aglietti”, lo avessi già in casa potresti di fatto concederti anche un giocatore di media qualità, senza svenarti letteralmente per il Moncini di turno, e avere comunque tutte le carte in regola per continuare il sogno-promozione. Stasera, alle 20, sapremo.

Foto di copertina di BPE – Maurilio Boldrini

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