Torna la Giornata del Contemporaneo, la manifestazione promossa da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani: giunta alla sedicesima edizione, l’iniziativa unisce musei, fondazioni, gallerie, studi d’artista per raccontare l’arte contemporanea e favorire la partecipazione di molti protagonisti che costituiscono la rete nazionale e internazionale.

Avrebbe dovuto tenersi tradizionalmente lo scorso ottobre, però quest’anno alle proposte dal vivo si affiancano quelle online. E pure l’immagine guida, che solitamente veniva affidata a un singolo artista, per il 2020 si compone di un mosaico digitale che unisce i lavori di 19 artisti italiani proposti ciascuno da un museo aderente ad AMACI. Un messaggi ovisivo che sottolinea il valore dell’essere una community, aspetto da sempre al centro dell’iniziativa.

Anche per questa edizione è confermato il coinvolgimento della rete estera del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che da domani a venerdì 11 dicembre promuoverà l’arte contemporanea italiana all’estero, con una serie di attività digitali, grazie alla collaborazione con la DGSP – Direzione generale per la promozione del sistema paese del MAECI e la DGCC – Direzione generale creatività contemporanea del Mibact.

I progetti digitali proposti dai musei AMACI saranno veicolati sui canali di istituzionali e di tutte le realtà coinvolte con l’hashtag #giornatadelcontemporaneo.

La curatrice responsabile della Galleria di arte moderna Achille Forti, Patrizia Nuzzo, ha selezionato l’artista veronese Andrea Facco con la sua opera EscodentroOutinside, il suo primo esperimento di video-pittura composto da 40 immagini dipinte su tela, ciascuna del formato 35×50 centimetri. Ogni quadro contiene l’immagine successiva, così da creare una fludità cromatica capace di generare un senso di smarrimento circa l’identità del reale.

La sperimentazione tecnica dà al soggetto che ne deriva una visione elicoidale, in cui si assiste a un’illusoria progressione della scena che rapidamente diventa una condizione di stallo immutevole. Ogni gesto si ripropone ciclicamente, identica a se stesso, evidenziando quanto il tempo sia illusione e la realtà sia tale solo se concepita come eterna.

Andrea Facco al lavoro

Andrea Facco, nato a Verona nel 1973, lavora con la pittura tra strutture macro e micro, per indurre lo spettatore ad affinare lo sguardo e la percezione al di là di ciò che ci si aspetta: gli elementi sensoriali rappresentati dalla materia pittorica hanno anche un valore di pensiero, poiché strettamente connessi al processo di realizzazione.

Il suo lavoro Escodentro sarà proiettato in Gam in “primaparete”, dove saranno esposte fino al 31 agosto anche alcune delle tele protagoniste e parte integrante dell’opera-video.

Gli altri artisti che aderiscono al progetto sono: Paola Angelini (Ca’ Pesaro), Meris Angioletti (GAMeC), Barbara and Ale (PAC), Christian Chironi (Museion), Comunità Artistica Nuovo Forno del Pane (MAMbo), Giovanni Gaggia (Musma), Barbara Gamper (Kunst Merano), Silvia Giambrone (Museo del Novecento), Andrea Mastrovito (Palazzo Faroni), Marzia Migliora (MA*GA), Nunzio (ICG), Nicola Pecoraro (MACRO), Luca Pozzi (FMAV), Alessandro Sambini (Mart), Marinella Senatore (Centro Pecci), Francesco Simeti (MAN), Justin Randolph Thompson (Madre), Emilio Vavarella (MAXXI). 

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