«Non siamo partiti da un tema a priori, l’idea della mostra è nata dalla realtà», raccontano il duo artistico Ornaghi&Prestinari, all’anagrafe Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari. Alla fine, dopo una serie di sopralluoghi e grazie a un continuo confronto con l’azienda del marmo Formigari, il tema è diventato il recupero dello scarto e la mostra, curata da Jessica Bianchera, è stata intitolata “Tre Vani”, visitabile su appuntamento allo Spazio Cordis fino al 31 dicembre.

Il progetto di ricerca è durato sei mesi: «Piuttosto che realizzare un manufatto volevamo calarci nel vivo in questa realtà produttiva», affermano gli autori delle otto opere che costituiscono l’esposizione, di cui due visitabili presso l’azienda di Affi, in uno dei più importanti distretti del marmo a livello mondiale. Formigari ha voluto condividere con il duo artistico un problema non nuovo che oggi sta iniziando ad assumere connotati diversi. «Noi non riusciamo a immaginare gli scarti produttivi che qui abbiamo visto come dei rifiuti», affermano i due artisti, originari di Milano, noti a livello internazionale e rappresentati da Galleria Continua.

Ornaghi&Prestinari, D1, 2020, visibile allo Spazio Cordis fino al 31 dicembre, foto di Umberto Zamboni

La questione, peraltro, è concreta, come hanno raccontato i titolari dell’azienda durante la visita: le aziende pagano molto per smaltire gli scarti e andrebbe immaginato un sistema di recupero, anche se è molto complesso.

«È su quello che si è focalizzata la nostra riflessione raccontano Ornaghi&Prestinari – abbiamo voluto ragionare sullo scarto che genera il progetto. Per fare questo, ci siamo chiesti che cosa sia la perfezione per noi, fino a dove arrivi e, di conseguenza, che cosa consideriamo invece scarto. Gli scarti sono il risultato di progetti di architetti che immaginano ambienti virtuali, ma la realtà è molto diversa».

Il problema di fondo è a livello produttivo e vede contrapposti la standardizzazione del disegno industriale rispetto all’uso del materiale naturale, con tutti le sue implicite imperfezioni. «In Italia – affermano – ci sono tante realtà industriali con una comune matrice artigianale ed è questo aspetto che ci interessa molto. L’idea è quella di far rileggere il lavoro di questi artigiani da un altro punto di vista. Per noi poteva essere un punto di partenza per una ricerca totalmente nuova, non avevamo mai fatto lavori di questo tipo e continueremo a lavorare con loro».

Una formazione in disegno industriale, quella di Valentina Ornaghi, e in architettura quella di Claudio Prestinari, che li vede lavorare in un dialogo continuo e la collaborazione con la veronese Formigari rappresenta uno dei tanti felici esiti del loro lavoro decennale. Lo sono, infatti, le opere esposte in azienda: Uscire dal guscio, nato dallo scarto di lavorazione di una colonna in marmo Verde Alpi – qui una piccola spaccatura diventa il punto di partenza, o di approdo, di una simbolica nave costruita con una noce ricoperta di stagno e una vela gialla – o D1, preludio dei “Tre vani” della mostra a Spazio Cordis.

Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari, courtesy ©Danilo Donzelli Photography e Galleria Continua

Ornaghi&Prestinari sono alla ricerca di «un equilibrio tra mondi in apparenza distanti rispettandone la differenza». Il loro essere attratti dagli oggetti della vita quotidiana, dalla dimensione fragile delle cose riporta l’attenzione sulla creazione artigianale e sui materiali utilizzati nella produzione. Il sempre maggiore disallineamento tra progettazione architettonica, aspettative del cliente e scelta dei materiali è un tema emergente che non può essere eluso, nell’ottica della valorizzazione sia dello scarto che delle conoscenze dei materiali, patrimonio dell’esperienza degli artigiani.

La mostra “Tre Vani” è visitabile su prenotazione fino al 31 dicembre, il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 19, il sabato dalle 11 alle 17. Le visite in azienda sono su appuntamento, scrivendo a: info@spaziocordis.com

Spazio Cordis Via Andrea Doria, 21/A - Verona
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