A wine2wine il rilancio del vino secondo Bellanova
Ospite dell'inaugurazione dell'evento, la ministra delle Politiche agricole ha proposto un piano strategico nazionale per il comparto vitivinicolo. Al centro il tema della sostenibilità.
Ospite dell'inaugurazione dell'evento, la ministra delle Politiche agricole ha proposto un piano strategico nazionale per il comparto vitivinicolo. Al centro il tema della sostenibilità.
Una sterzata tutta digitale per wine2wine che si sarebbe dovuto svolgere in forma ibrida, con incontri business in presenza e online, ma, a seguito delle recenti normative, è invece passato interamente online.
Il forum del vino, organizzato da Vinitaly e VeronaFiere dal 21 al 24 novembre, si sta svolgendo infatti attraverso la piattaforma VeronaFiere+, e il risultato delle prime due giornate del forum ne testimonia l’efficacia.
Sono oltre 70 gli appuntamenti in calendario sulla nuova piattaforma nella quale sono presenti wine2wine exhibition, wine2wine business forum e OperaWine, oltre la start up B/Open dedicata al b2b del comparto biologico.
Il summit di inaugurazione di sabato, dal titolo Il futuro del vino: visioni differenti, unica prospettiva. Scenari attuali e possibili sfide del prossimo decennio, ha visto ospite la ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova per la chiusura lavori dell’evento. Dopo l’analisi di Denis Pantini per WineMonitor-Nomisma sulla situazione delle aziende vinicole italiane, si è svolta una tavola rotonda divisa in due momenti differenti: la prima dedicata agli interventi di player internazionali sulla situazione estera a seguito della pandemia – tra gli altri Nick Bielak di Vinexus in diretta da Londra, Michelle Liu dalla Cina, Thierry Cohen di Jet Co dal Giappone e Jon Moramarco di Gomberg e Fredrikson dagli USA -, mentre la seconda ha visto protagonisti alcuni dei più importanti rappresentanti della produzione nazionale, come Bertani, Frescobaldi, Pasqua e Donnafugata.
A seguito dei due incontri è intervenuta Bellanova che, partendo da diversi spunti degli interventi precedenti, ha sottolineato come sia emerso da parte di tutti i produttori e gli analisti presenti la necessità di un rilancio strategico urgente per tutte le parti della filiera produttiva vitivinicola italiana e che è proprio questo il suo obiettivo primario per il futuro.
«È fondamentale – ha affermato – trovare nuove strategie per avvicinare aziende e buyer del vino ai mercati e alla nuova roadmap del consumo. Con una premessa indispensabile: alleanza e leale collaborazione». Ha fatto notare come la pandemia, nonostante l’Italia abbia sofferto meno dei propri competitor, abbia ulteriormente messo in luce le problematiche strutturali e dimensionali di cui soffre il nostro sistema produttivo:
la chiusura dell’Horeca ha evidenziato la ridotta diversificazione dei mercati e dei canali di vendita, e quelle che ne hanno pagato il prezzo più alto sono state le imprese vinicole più piccole, con meno strutture commerciali, finanziarie e patrimoniali, sottolineando però che «la nostra qualità ed eccellenza nel mondo è costituita dall’amplissima ricchezza di tutto il comparto vino, e dobbiamo essere capaci di traghettarlo per intero».
Bellanova ha aggiunto poi come nei mesi più difficili i provvedimenti più urgenti siano stati presi sempre a fronte di un’interlocuzione puntuale e costante con l’intero settore, arrivando all’esonero contributivo nei primi sei mesi del 2020 che ora verrà attuato anche per novembre e dicembre, per un valore di oltre un miliardo di euro.
Ritiene inoltre importanti i risultati che si sono ottenuti sul fronte europeo, sui quali però si dovrà sicuramente insistere nella fase che si è aperta adesso.
«Da poco – ha continuato la ministra – abbiamo chiuso, in consiglio, l’accordo sulla riforma della PAC (la politica agricola comune n.d.r) e in questi giorni hanno avuto inizio i triloghi con il Parlamento europeo per la finalizzazione della riforma. In questo contesto le risorse destinate agli Ocm vino, seppur con tagli limitati dovuti al quadro finanziario, continuano ad essere il principale strumento di risorse finanziarie destinate al settore. E su questo occorre lavorare insieme, in modo convinto e condiviso per migliorare la capacità di realizzazione di questi strumenti, necessari a rilanciare il settore e fornire il sostegno necessario a superare questa fase. Siamo consapevoli della necessità di aumentare il grado di semplificazione delle misure dell’Ocm per una maggiore flessibilità e sussidiarietà dell’utilizzo delle autorizzazioni di impianto dei vigneti e dei vecchi vigneti e sulla semplificazione in materia di etichettatura dei vini. Punti sui quali abbiamo già raggiunto risultati soddisfacenti in consiglio e su cui continueremo a lavorare con il Parlamento europeo per migliorare il quadro normativo del settore».
Un’altra osservazione che la ministra ha fatto in merito al summit di wine2wine è di aver notato che le imprese presenti, piuttosto che concentrarsi sulla richiesta di ulteriori sussidi per affrontare questa fase di difficoltà, abbiano domandato, invece, interventi sul piano strategico.
«È necessaria una riflessione accurata, – ha sottolineato – in particolare nel quadro delle principali politiche di sostegno per il settore, poiché ci è imposto dal crollo dei consumi, dalla chiusura e limitazione del circuito dell’Horeca, dal progressivo calo delle esportazioni, cui si aggiunge l’incertezza dovuta alla Brexit e le difficoltà che si registrano nella penetrazione in alcuni mercati.
E questa riflessione va aperta subito per verificare quali soluzioni adottare, così da sostenere, incentivare e rendere maggiormente efficaci gli strumenti per favorire le nostre imprese ad esportare nei mercati interni e nei mercati terzi».
Bellanova ha aggiunto di aver chiesto al Ministro Di Maio di attivare rapidamente un tavolo di lavoro con la presenza del ministero dell’Agricoltura, degli Esteri, dell’ICE e i rappresentanti di tutta la filiera vitivinicola. Lo scopo è quello di strutturare un progetto organico di sviluppo in grado di mettere a sistema le buone pratiche, (e Vinitaly, ma non solo – dice – è una di queste), per rafforzarsi in ambito internazionale, dove il Made in Italy è molto apprezzato ma non è forte come potrebbe.
«Per definire un progetto comune è necessario trovare un fattore di condivisione in grado di far coinvolgere e convergere interessi oggi, purtroppo, non sempre allineati. Questo fattore comune di miglioramento della competitività lo abbiamo già trovato: è la sostenibilità».
L’analisi di WineMonitor-Nomisma, di inizio convegno, ha evidenziato che per 5 dei 7 mercati più importanti, ovvero Usa, Gran Bretagna, Germania, Giappone e Australia, la sostenibilità rappresenti il fattore di scelta più gettonato da parte dei consumatori di vino di qualità. Questo avvalora quanto è in progetto da parte del Mipaaf, ovvero far partire, nel 2021, il Sistema unitario di cerificazione della sostenibilità, orientando in questa direzione tutti gli strumenti di intervento a disposizione che verranno non solo dalla nuova PAC, ma anche dal Next Generation EU.
«Siamo al lavoro per potenziare le infrastrutture strategiche del Paese: un Piano nazionale di ripresa e resilienza, questo il nome del documento che dovremmo inviare a Bruxelles nelle prossime settimane, che conterrà investimenti fondamentali per innovazioni come ad esempio per il settore irriguo, per la logistica, per completare il piano della banda ultra larga in tutte le aree rurali, per investire nella digitalizzazione della pubblica amministrazione e delle imprese, per ammodernare un parco macchine tra i piu obsoleti d’Europa».
«Tutti investimenti necessari – ha proseguito Bellanova – per dare concretezza e sostanza all’agricoltura di precisione che, se vogliamo che il settore agricolo contribuisca in modo determinante alla transizione ecologica dell’intera economia, non potrà essere patrimonio solo di poche e grandi imprese. A questo obiettivo concorrerà anche il nuovo sistema informativo agricolo nazionale, il SIAN che, da struttura di controllo per gli incentivi della politica agricola, si trasformerà in infrastruttura strategica, in grado fornire servizi alle imprese, potendo valorizzare un patrimonio di informazioni che nessuno ha a disposizione.
Soprattutto se queste informazioni saranno condivise e integrate con quelle disponibili su altre banche dati: pensate alla rete agro-metereologica nazionale (l’Agenzia Italia Meteo – dice -è nata per questo), alle informazioni satellitari della costellazione Copernicus, alle banche dati sull’uso di fitofarmaci, del gasolio agricolo o dei farmaci veterinari nel settore animale».
«Vogliamo essere più competitivi di altri sulla sostenibilità e sulla riduzione dell’impatto dei processi produttivi, in linea con le aspettative dei consumatori, e con la programmazione del Farm to Fork e della Strategia della Biodiversità, elementi chiave del Green Deal europeo di cui si parla tanto in questi giorni, perché saranno parte integrante del nuovo piano strategico nazionale.
Su questo chiamo tutti voi del comparto vino, a un impegno e a una responsabilità: ognuno dovrà fare la sua parte. Serve un progetto unificante, per poterci presentare sui mercati più interessati con dei contenuti e con una strategia in grado di fare sistema. Se saremo in grado, ognuno per il suo ambito, di mettere insieme questo progetto, il supporto adeguato non mancherà: non solo attraverso le risorse della PAC che già ci sono, ma con investimenti adeguati all’ambizione dell’iniziativa».
Teresa Bellanova ha definito quella appena proposta “un’ambizione sfidante”, aggiungendo di essere sicura che il comparto saprà affrontarla nel modo giusto: «il settore alimentare – ha continuato – ha bisogno di investire in innovazione, poiché ogni singolo segmento di filiera, ogni azienda, grande o piccola, possa essere coinvolta in questa sfida complessa e affascinante».
Innovazione che passa da agricoltura di precisione, ricerca, biotecnologie sostenibili e soprattutto giovani e donne: questi ultimi forse il più grande fattore di innovazione che ha il nostro Paese e, purtroppo, fino a questo momento ancora, quello più sprecato.
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