Mentre i musei, i teatri, le sale da concerto rimangono chiusi, la cultura va avanti. Nonostante le difficoltà dovute al periodo e alle misure di sicurezza il Ctg La Fenice continua lezioni e visite intraprese due mesi fa, ma a distanza.

Parliamo di “In labore requies – dall’affanno del lavoro alla serenità del compiuto”, un corso proposto dall’associazione culturale CTG La Fenice insieme al Giardino Giusti, che gode del patrocinio del Comune di Verona. Iniziato a fine settembre, prevede 28 incontri culturali con docenti dell’università di Verona, curatori dei Musei Civici, storici dell’arte, ma anche proprietari di dimore storiche italiane e di musei privati, cui si affiancano visite guidate alla scoperta della città e del Veneto, compatibilmente con le limitazioni disposte dai dpcm.

Il titolo deriva dal motto della famiglia Giusti, che nel Trecento aveva dato vita al complesso di palazzo e giardino Giusti, che ha ospitato i primi incontri. Molto presto sono arrivate le prime restrizioni, ma Paola Pisani, ideatrice, organizzatrice e responsabile del corso, era già pronta: ora il corso prosegue su Zoom e le visite vengono riprogrammate di volta in volta, cercando delle alternative che rispettino le regole. Per seguire gli aggiornamenti, è utile andare alla pagina Facebook dedicata.

Il corso mira alla formazione di guide turistiche e animatori culturali, che possono essere riconosciuti operatori didattici per associazioni senza scopo di lucro, ma anche all’acquisizione di nuove conoscenze per gli appassionati.

Una lezione in presenza, lo scorso settembre, per il corso “In labore requies”.

Il CTG La Fenice nasce nel 2019 da una collaborazione con il Giardino Giusti, simbolo del quartiere di Veronetta, da un’esperienza dei fondatori nel CTG veronese. Il gruppo mira a coniugare la promozione e la valorizzazione del territorio sia dal punto di vista culturale sia da quello spirituale. Ogni edificio, in particolare quelli sacri, ha infatti in sé valori culturali e di fede. L’obiettivo, quindi, è puntare la luce su Veronetta, che rappresenta le radici della nostra città e che nel tempo è stata la culla di attività, lavori, mestieri, tradizioni differenti e particolari.

Il tema del corso di quest’anno è proprio il lavoro, un aspetto importante nella storia del quartiere e sempre attuale, poiché duramente colpito dall’emergenza del Covid-19. Ogni incontro ricerca una diversa accezione che riveste questo argomento nel corso del tempo: sono analizzati i vari punti di vista, dal mecenatismo, alla schiavitù, fino al concetto di lavoro che eleva alla salvezza eterna.

La professoressa Daniela Zumiani durante la visita al portale
di San Zeno, foto dalla pagina Facebook del gruppo CTG La Fenice

Tra le visite guidate del sabato ci sono state quelle al Museo di Castelvecchio, ad alcuni giardini e palazzi di Veronetta, al sacello delle Sante Teuteria e Tosca e alla chiesa di San Lorenzo. Per ragioni legate alle disposizioni sanitarie anti-Covid, le uscite sono state ristrette al solo gruppo dei corsisti, ma si spera che in primavera tutto si possa riprendere. Molto apprezzata una delle ultime in ordine di tempo, tenutasi sabato 31 ottobre in piazza San Zeno, per osservare i portali della basilica, capolavoro del romanico, e quelli del Duomo di Verona attraverso una lettura storico-artistica, iconografica e religiosa, curata da Daniela Zumiani, professoressa a contratto di Storia dell’architettura all’università scaligera, e da Paola Pisani, storica dell’arte e guida turistica di Verona.