Schermi d’Amore riparte: cronaca della prima serata
Torna il festival veronese del mélo a sette mesi dalla sua chiusura anticipata a causa della pandemia.
Torna il festival veronese del mélo a sette mesi dalla sua chiusura anticipata a causa della pandemia.
Si riparte. Sette mesi dopo la chiusura anticipata della sedicesima edizione di Schermi d’Amore – la seconda dopo la ripresa – il festival del mélo veronese torna con un’identica programmazione e negli stessi luoghi in cui avrebbe dovuto tenersi… per quanto possibile. Il Teatro Ristori lo ospiterà da qui a domenica, mentre gli ultimi tre giorni, da lunedì 5 a mercoledì 7 ottobre, si terranno presso la Sala Convegni del Palazzo della Gran Guardia (e saranno a entrata gratuita).
Sarebbe bello poter dire che questi sette mesi sembrano non essere passati, ma le tracce della realtà distopica che ci ritroviamo a vivere sono evidenti all’interno della sala del Ristori. I posti sono ridotti e distanziati e, inevitabilmente, nemmeno quelli consentiti erano tutti pieni nella serata di apertura. C’è sicuramente diffidenza, ma il fatto che si sia deciso di riprovarci è importante, in questo momento in cui le sale faticano a tirare avanti con i pochi film che vengono distribuiti.
Nella serata di ieri, 30 settembre, è stato recuperato The Souvenir di Joanna Hogg, in concorso. Un melodramma molto asciutto che fa propri gli insegnamenti della Nouvelle Vague e della New Hollywood, aggiornandoli al gusto moderno. E non a caso è prodotto da Martin Scorsese. Hogg è una delle registe i cui film sono stati selezionati per il concorso di Schermi d’Amore. Su sette film, quattro sono diretti da donne.
«L’anno scorso abbiamo avuto un festival quasi tutto al femminile», spiega il direttore Paolo Romano. «L’attenzione c’è sempre: se non sono registe, sono storie molto al femminile». D’altronde il tema stesso del cinema si presta a questo, continua Romano. Ribadendo come «il melodramma cinematografico attraversa tutti i generi ed è diffuso in tutte cinematografie del mondo».
Oltre al concorso, Schermi d’Amore proporrà le stesse retrospettive abbandonate a fine febbraio: Elegia di Mizoguchi, Mazursky in Love, La magnifica ossessione di Sirk e Fassbinder e L’ombra del doppio. Losey/Delon. «È molto importante che un festival abbia in programma la memoria del cinema e questo lo abbiamo sempre coltivato», prosegue Romano. «Di 32 film, 12 sono nuovi e il resto retrospettive. Vorrei segnalarvi i film di Mizoguchi, quattro autentiche perle del cinema mondiale».
Schermi d’Amore proseguirà oggi, 1 ottobre, con due film del concorso: Adoration di Fabrice du Welz alle 15 e Perdrix di Erwan Le Duc alle 21.15. Alle 18 verrà invece proiettato I racconti della luna pallida d’agosto di Kenji Mizoguchi. Venerdì 2 ottobre verranno proiettati gli ultimi due film del concorso: Alice di Josephine Mackerras, alle 15, e Only You di Harry Wootliff alle 21.15.