Michela Murgia l’ha definito un “controcanto”. E forse, a ben pensarci, non c’è definizione più appropriata. L’evento che si terrà in piazza Bra a Verona venerdì 18 settembre, a partire dalle 18, è nato infatti come una sorta di reazione a ciò che è avvenuto, si è detto, scritto e commentato e condiviso soprattutto sui social nei giorni scorsi nella città scaligera e non solo, a proposito del Festival della Bellezza, reo di aver organizzato una kermesse dedicata all’Eros e alla Bellezza con voci unicamente maschili, se si esclude la presenza della “madrina” Jasmine Trinca, intervenuta nella serata inaugurale. (Sul tema, lo scorso anno il direttore artistico Alcide Marchioro parlando del suo approccio all’ideazione del programma del festival aveva spiegato la sua posizione in questa intervista, ndr.)

Una polemica a dir poco rovente, che era già stata sollevata da più parti negli anni scorsi, ma che aveva sempre avuto una dimensione cittadina. Quest’anno, invece, il clamore dell’affaire ha superato le shakespeariane mura di Verona e ha assunto interesse nazionale, tanto che se ne sono occupate anche prestigiose firme del giornalismo italiano, fra cui Serena Dandini, Michele Serra (ospite del Festival della Bellezza) e la stessa Murgia, che non a caso ha voluto essere presente a questo appuntamento di venerdì dal significativo titolo “Erosive: la differenza è erotica”.

La locandina dell’evento con l’immagine
realizzata da MP5 Artist

L’evento, gratuito e aperto a tutta la cittadinanza, propone l’incontro con alcune delle più importanti scrittrici, artiste e intellettuali italiane parleranno di eros, consenso, bruttezza e miti della bellezza.

Ci saranno oltre a Michela Murgia (che dialogherà con Chiara Valerio sull’eterna tensione fra “Eros e Thanatos”), anche l’autrice e giornalista Giulia Blasi, il cui intervento si intitola semplicemente “Brutta”, la filosofa Maura Gancitano (“Il mito della bellezza”), l’autrice, attrice e conduttrice Federica Cacciola (il cui intervento ha il curioso titolo “Shakespeare in sex”) e la sociolinguista Vera Gheno, che porterà la sua “Piccola antologia di discorsi sul sesso: dalla letteratura al porno”. Cinque incontri che animeranno la serata di venerdì nata, secondo quanto espresso in una nota degli organizzatori, dai desideri, dagli sguardi e dalle voci differenti, unite in quest’occasione per parlare e trasmettere cultura. Una cultura erosiva, in grado di abbattere stereotipi, muri, discriminazioni e declamazioni, e anche generativa, capace cioè di creare nuovi mondi e modi di osservare.

«Se è stato possibile realizzare questo evento», ci spiega la giornalista Giulia Siviero, fra le organizzatrici di questo mini-festival, «è anche perché negli altri anni passati ci sono stati gruppi di donne che hanno lavorato moltissimo per denunciare la situazione #tuttimaschi del Festival della Bellezza con petizioni, articoli, manifestazioni e proteste a vario titolo. Quest’anno, finalmente, il problema ha assunto rilevanza nazionale. Questo spazio culturale che vogliamo proporre è soprattutto uno spazio politico ed è sostenuto e realizzato con il contribuito e l’appoggio di moltissime associazioni veronesi che condividono la questione, a maggior ragione oggi che Verona pretende di candidarsi a Capitale della Cultura del 2022.»

Michela Murgia, foto di Alec Cani

Le associazioni che sostengono la manifestazione sono Non Una Di Meno Verona, Circolo Pink, Laboratorio Autogestito Paratodos, Sat-Pink Verona e Padova, Circolo della Rosa Verona, “Isolina e…”, Il Filo Di Arianna, ANPI Verona, Pianeta Milk – Verona Lgbt Center arci-arcigay, AIED Verona, UDU Verona, Rete degli Studenti Medi Verona, Studenti Per – Accademia di Belle Arti Verona, Gruppo di lettura Berta Cáceres.

«La questione per noi non è ovviamente quantitativa ma sistemica» prosegue Siviero. «Troppo spesso, ancora oggi, si vuole mettere in silenzio le donne e “invisibilizzarle”. In quest’occasione, invece, prenderanno la parola donne e femministe che vogliono fare la differenza. Attenzione, però: nei vari incontri non si parlerà di donne, ma di tantissimi argomenti. È vero, da una parte, che la manifestazione nasce come una sorta di risposta al Festival della Bellezza, ma c’è anche una fondamentale componente di entusiasmo e desiderio da parte nostra e dei vari movimenti veronesi che sostengono l’iniziativa. Anche le persone che sono state invitate a parlare hanno contribuito con il loro pensiero e le loro proposte, che hanno portato alla fine a questa organizzazione collettiva dell’evento.»

Se da una parte il Festival della Bellezza prosegue gli appuntamenti fino a sabato 19, raccontando l’Eros e la Bellezza con i suoi ospiti di sesso maschile, dall’altra a Verona si potrà condividere uno sguardo su questi temi totalmente femminile, come necessario e imprescindibile completamento di un pensiero che deve essere il più ricco possibile.