A Mantova torna la letteratura
Al via domani l'edizione numero ventiquattro del festival della letteratura. Un programma rivisto per l'emergenza sanitaria che riserva molte sorprese. E le connessioni con il mondo passano anche dal web.
Al via domani l'edizione numero ventiquattro del festival della letteratura. Un programma rivisto per l'emergenza sanitaria che riserva molte sorprese. E le connessioni con il mondo passano anche dal web.
Inaugura domani e si protrarrà fino al 13 settembre il ventiquattresimo Festival della Letteratura di Mantova, evento che negli anni si è conquistato uno spazio di primo piano tra le manifestazioni culturali in Italia.
Un’edizione che risente della pandemia e delle misure di sicurezza, innanzitutto nella programmazione che ha subìto dei bruschi cambiamenti. Quattro gli itinerari su cui poggiano le giornate dedicate al dialogo tra lettori e scrittori: i consueti eventi dal vivo e in streaming in varie zone della città, i contenuti extra ideati per il web, la radio del festival la pubblicazione di un almanacco.
Idee nate dalla volontà di portare la manifestazione anche a chi non la conosceva e che gli organizzatori sperimenteranno con l’ottica di svilupparne le potenzialità nelle future edizioni. Di fronte alle difficoltà economiche che tutto il mondo della cultura sta attraversando, gli organizzatori hanno aperto una raccolta fondi sulla piattaforma Produzioni dal basso, che durerà fino al 14 settembre e cui si accede da questo link.
Gli incontri dal vivo hanno subìto una diversa collocazione nella città e una riduzione delle iniziative a un terzo rispetto allo scorso anno. Si è comunque mantenuto uno sguardo internazionale nel programma in città, puntando su alcuni grandi nomi che hanno segnato le passate edizioni di Festivaletteratura: l’architetta e scrittrice palestinese Suad Amiry, il giornalista argentino Martín Caparrós, Javier Cercas, voce tra le più autorevoli della letteratura in lingua spagnola, Tishani Doshi, poetessa, narratrice e danzatrice indiana, e David Grossman, a cui il Festival ha dedicato un’importante retrospettiva nel 2013 e che torna quest’anno per l’evento di chiusura della ventiquattresima edizione.
E, per parte italiana, felici ritorni sono quelli di amici di lunga data come Beppe Severgnini, Lella Costa, Michela Murgia, Marcello Fois, Antonio Manzini, Elvira Seminara, Chiara Valerio, Domenico Quirico, Gaia Manzini, Bianca Pitzorno e numerosi altri.
L’edizione 2020 apre con le profezie: ogni sera dalla terrazza che si affaccia su piazza Santa Barbara una personalità del mondo della scienza, della creatività, della spiritualità parlerà alla città e al pubblico per dare una prospettiva e una guida per superare il disorientamento di questi tempi.
Piazza balcone porterà invece gli scrittori sotto casa dei lettori, partendo dalla città fino alle periferie. Cortili interni ai grandi condomini, strade e slarghi, parcheggi interni ad aree residenziali liberati dalle auto ospiteranno per una sera scrittori e poeti: protagonisti dell’iniziativa Fabio Genovesi, Michela Murgia, Anna Osei, Lorenzo Marone, Bruno Gambarotta, Carlo Lucarelli, Marco Malvaldi, Luca Crovi, Alessandro Bergonzoni.
Ogni giorno per il festival si aggirerà il furgone poetico con a bordo poeti e artisti diversi. Attraversando aree meno frequentate del centro storico secondo percorsi segnalati sulla mappa del Festival, sosterà in piazze, sagrati di chiese, orti urbani, spazi industriali in cui il poeta potrà esporsi.
Intenso lo spazio dedicato alla poesia: ospite d’onore sarà il poeta svizzero-cinese Yang Lian, previsto anche un omaggio a Franco Fortini che vedrà coinvolti Pier Vincenzo Mengaldo, Donatello Santarone e Massimo Raffaeli. Tra poesia, fotografia e cinema si muove l’arte dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, che al Festival incontreranno l’amica poetessa Mariangela Gualtieri, protagonista anche di una serata-spettacolo in programma nello spazio di Palazzo Te, dove è attesa Monika Bulaj per una narrazione fotografica sui muri del Cortile Meridionale del palazzo.
Letteratura tra Italia e mondo
Il consueto dialogo con la letteratura straniera avrà diversi appuntamenti sulla scia delle convergenze tra autori italiani e di altri Paesi: Giorgio Fontana e la georgiana Nino Haratischwili saranno a confronto sulla saga familiare plurigenerazionale, della passione per l’arte italiana parleranno Melania G. Mazzucco e Hisham Matar, dell’incerto confine tra letteratura per adulti e letteratura per ragazzi si ritrovano Fabio Stassi e Katherine Rundell. Il confronto vedrà a Mantova l’autore italiano e in collegamento streaming il suo “corrispondente” straniero. Una riflessione sull’Europa, questo invece in presenza, impegnerà il narratore e drammaturgo olandese Ilja Leonard Pfeijffer, da molti anni residente nel nostro paese.
Gli autori al confronto con il pubblico si troveranno in alcune delle sue sedi storiche, come Piazza Castello, Palazzo San Sebastiano e il Chiostro del Museo Diocesano. Tra i nomi, debuttano Daniele Mencarelli e Giulia Corsalini, accanto a Fabrizio Gatti, Sandro Veronesi, Gigi Riva, Maurizio Pagliassotti, Fabio Geda e Enaiatollah Akbari.
La Casa del Mantegna resta il cuore pulsante del programma dedicato a bambini e ragazzi. Pur con un programma dimensionato sulle regole di precauzione, la dimora dell’artista padovano ospiterà anche quest’anno incontri con autori, laboratori, letture partecipate.
Dopo la positiva esperienza di Zona blu, il sito temporaneo aperto in pieno lockdown per tenere unita tutta la comunità di Festivaletteratura, si è deciso di dedicare una programmazione apposita per i giorni del festival, da seguire sul sito temporaneo 2020.festivaletteratura.it.
Tra i programmi in palinsesto, le interviste impossibili prevede due appuntamenti al giorno con pensatori, narratori e artisti di fama internazionale. Una città in libri, ovvero la biblioteca temporanea dedicata quest’anno a Tunisi, non essendo realizzabile in piazza, si trasforma sul web in una bibliografia multimediale con oltre trecento titoli tra libri e riviste, e una raccolta di video e foto delle opere di alcuni dei principali esponenti dell’arte tunisina d’avanguardia e di protesta. La biblioteca consente anche la lettura online di alcune delle opere schedate nonché l’ascolto di una selezione di pagine su Tunisi.
Scienceground unendosi ai laboratori sul lungolago e alle quattro puntate radiofoniche dedicate all’ecosistema, si potrà partecipare all’esplorazione collettiva da remoto dell’ecosistema del Mincio attraverso i tableaux physiques di Humboldt 2.0, alla circolazione di materiali audio e video dedicati alle questioni al centro della riflessione di Scienceground.
Un festival da ascoltare
Dodici i programmi più un giornale radio quotidiano in onda tre volte al giorno, oltre settanta ospiti presenti “in voce” dall’Italia e dal mondo, cinquantacinque ore complessive di trasmissione in cinque giorni. Radio Festivaletteratura sarà ogni giorno in diretta dalle 10 alle 21. da mercoledì 9 a domenica 13 con interviste a narratori emergenti, disfide letterarie, divagazioni ludico-filosofiche sul tempo, cimenti con i classici, interazioni tra arte e letteratura
Una corrispondenza radiofonica quasi quotidiana sarà tenuta con Tunisi, città in libri di Festivaletteratura 2020. Con Radio Tunisi Luca Scarlini ci guiderà in una delle capitali mediterranee forse meno conosciute, per scoprirne la sorprendente scena letteraria e artistica, non senza trascurare il ruolo dell’attivismo politico dopo le primavere arabe e quello della comunità italiana, presente nella città da tempo immemore. Tra gli ospiti collegati dall’altra sponda del Mediterraneo Ali Bécheur, Elisabeth Daldoul, Yamen Manaï, Ahmed Mahfoud, Aymen Daboussi, Mohamed Harmel, Sami Mokaddem e Shukri al-Mabkhout, per l’arte di strada e la graphic novel Nadia Khiari, Nidhal Ghariani, Luce Lacquanniti e Lab 619, per gli italiani di Tunisia Francesca Bellino, Silvia Finzi, Marinette Pendola, Chiara Spano e Lucia Valenzi.
In ogni puntata del Cabaret letterario, due autori italiani saranno sottoposti a un insidiosissimo questionario, per definire con precisione il loro profilo letterario, Nelle brevi pillole del Doppio misto alcuni scrittori si confronteranno con un libro per loro ispiratore, svelando al pubblico la natura segreta di questo rapporto. A Marco Malvaldi e Davide Ruffinengo spetterà invece il compito di fissare La mezz’ora del delitto, convocando di volta in volta come testimoni alcune tra le più originali gialliste italiane.
Due punti è il titolo del programma di Silvia Righi pensato per accogliere autori e autrici che – pur essendo lontani per stile, provenienza e generazione – siano uniti dal filo rosso della poesia. In questo caleidoscopio poetico/radiofonico troveranno spazio un omaggio a Mario Benedetti, l’intervista all’autore vietnamita Ocean Vuong, e gli interventi di Cristina Annino, Simone Burratti, Claudia Crocco, Tommaso Di Dio, Giulio Mozzi e Laura Pugno.Più agonistico è l’approccio di Lotta greco-romana, l’arena di combattimento in cui veri e propri pesi massimi della letteratura classica saranno sfidati da una squadra di agguerriti studiosi, a colpi di domande sulla contemporaneità.
Alla radio il compito di tornare sull’evento che ha sconvolto il mondo negli ultimi sei mesi, con la lente d’osservazione del vocabolario. Al centro di ogni puntata di Sintomatiche parole, introdotta da un contributo speciale di Giuseppe Antonelli, ci sarà una delle parole che hanno dominato i discorsi delle scorse settimane – come “cura”, “immunità”, “confinamento” – in tutte le loro molteplici accezioni. A medici, filosofi, antropologi, esperti di diritto il compito di darne una definizione, per capire fin dove la pandemia sia entrata nelle nostre vite e scardinare la realtà che l’ha preceduta.
Quest’anno nasce anche una pubblicazione per raggiungere coloro che non potranno essere presenti a Mantova o che vorranno proseguire il dialogo in gli autori che hanno partecipato all’edizione del festival 2020. Sono quasi centocinquanta le firme che hanno contribuito alla redazione del volume, diviso in quattro sezioni principali.
Le interviste sul futuro, ovvero conversazioni in cui scrittori, artisti, esperti di diverse discipline interpretano le tendenze in corso nel pianeta e nei diversi ambiti della nostra vita, per capire la realtà che si sta profilando e che cosa possiamo fare, per correggerla o incoraggiarla.
I memorabilia, una collezione di eventi pubblici o privati, di notizie di cronaca passate in second’ordine, di divagazioni fantastiche sul passato prossimo intese come presagi o ammonimenti per il futuro. Tra istantanee scattate a latitudini lontane e trafiletti ritagliati dai giornali, sono una sorta di annale dell’anno in corso. I consigli pratici si propongono invece di dare indicazioni semplici su come affrontare problemi della vita quotidiana: apprendere un’arte o un mestiere, coltivare il corpo e lo spirito, stare in mezzo agli altri, cambiare il mondo. Mentre tra numeri e mappe si narra il racconto di sei millenni di rotte di migranti nel Mediterraneo.
Per il programma completo e i dettagli di partecipazione, il sito festivaletteratura.it contiene tutte le informazioni necessarie per aderire agli eventi.