Domenica 6 settembre è arrivata la tanto attesa prima uscita stagionale della squadra gialloblù. L’avversario di turno era l’ND Gorica, compagine della massima serie slovena. L’incontro è terminato con la vittoria della squadra di Juric per 4-3. A porte chiuse – il protocollo sanitario vigente non consente ancora l’accesso di pubblico sulle gradinate che non sia personale societario o appartenente agli organi di informazione – si è vista una partita piacevole, utile soprattutto a smaltire le pesanti scorie accumulate al termine di quindici intensi giorni di preparazione, trascorsi quasi tutti all’incessante ritmo di due sedute giornaliere.

Come logico attendersi in queste uscite precampionato, il tecnico gialloblù Ivan Juric ha rimescolato molto le carte. Complice un organico in parte fortemente rimaneggiato, viste le assenze di giocatori impegnati altrove per gli impegni delle rispettive nazionali (i nuovi arrivati Kevin Ruegg, Adrien Tameze e Ivan Ilic, oltre a Darko Lazovic) e di altri fermi ai box (il neoarrivato Cetin oltre a Kumbulla e Zaccagni) per i classici intoppi muscolari di inizio stagione, nell’arco dei due tempi si è assistito ad un’ampia rotazione che ha regalato meritato spazio anche ad alcuni interessanti giovani della formazione Primavera.

Tra meno di quindici giorni, però, è già in calendario l’esordio in campionato che vedrà i gialloblù ospitare la Roma alle 20.45 di sabato 19 settembre. Al di là della cabala (quando i gialloblù hanno affrontato all’esordio i giallorossi in casa, quattro volte su cinque è arrivata una retrocessione, ma incrociamo le dita) l’appuntamento lancia già un primo monito per una squadra che necessita ancora di adattamento tra vecchi e nuovi, senza dimenticare la priorità di trovare quanto prima una valida alternativa là davanti dove sono rimasti il solo Di Carmine e Stepinski che, dopo una stagione contornata più da ombre che da luci, pare in difficoltà nel guadagnarsi la riconferma. Certo, potrebbe tornare in prestito Eddie Salcedo, giovane pupillo di Juric, ma questo sicuramente non basta.

Il diesse Tony D’Amico, che in questi anni ci ha abituati a vederlo lavorare a “fari spenti ” – sempre con ottimi risultati – è uscito questa volta allo scoperto facendo conoscere ai quattro venti il forte interesse per Dusan Vlahovic ventenne attaccante serbo di proprietà della Fiorentina. I contatti con il club viola vanno avanti da alcune settimane tuttavia la società toscana ancora tergiversa. Manca, infatti, l’eventuale nulla osta di Iachini che prima di privarsene vuole essere certo dell’arrivo in un valido sostituto. L’eventuale formula sarebbe quella del prestito – forse addirittura privo di opzioni – ma in questo momento il fine prevale alla grande sui mezzi necessari per raggiungerlo.

Il direttore sportivo gialloblù Tony D’Amico (foto Hellas Verona FC)

Inutile nasconderlo, l’innalzamento del grado di pericolosità del reparto offensivo, con l’intento di renderlo più prolifico, rappresenta in questo momento la massima priorità in casa gialloblù. Difesa e centrocampo, quasi del tutto a posto – anche se non sono da escludere ulteriori movimenti in entrata o uscita, soprattutto in caso di partenza per ora quasi certa di Kumbulla – non destano al momento particolari preoccupazioni mentre serve come il pane un valore aggiunto in zona gol. Il mercato chiude il prossimo 5 ottobre – saranno quindi trascorse già tre giornate di campionato – tuttavia l’auspicio è quello di vedere riempirsi quanto prima le caselle rimaste per ora vuote. Attendere l’ultimo minuto in cerca dell’opportunità “last minute” è un rischio, almeno per quanto concerne certe zone del campo, possibilmente da evitare.

(Foto di Fotoexpress – Francesco Grigolini)