Hellas e Chievo pronte alla ripresa
Juric e Aglietti sono al lavoro. Per l'Hellas il sogno è l'Europa mentre il Chievo cerca il passaggio per la serie A. A "Succede alle 31" se n'è parlato con il giornalista Gianluca Tavellin
Juric e Aglietti sono al lavoro. Per l'Hellas il sogno è l'Europa mentre il Chievo cerca il passaggio per la serie A. A "Succede alle 31" se n'è parlato con il giornalista Gianluca Tavellin
Il calcio è pronto alla ripartenza? Così pare, anche se sarà solo in tv. Nel frattempo, con la Figc che ha scongiurato la possibilità di mandare tutto a monte qualora il Covid-19 dovesse tornare a far capolino tra i gruppi-squadra, sono passati cento giorni dall’ultima uscita delle due formazioni veronesi. Un break che divide il torneo in due parti ben distinte. La domanda è se l’Hellas, apprezzatissima quanto lanciata nella precedente parte di campionato, si ripresenterà con le stesse prerogative. Ovvero, se corsa e intensità, «Come i Sioux a Little Big Horn» ha rievocato Lorenzo Fabiano nel corso della diretta di “Succede alle 31” dedicata al mondo del pallone veronese (clicca qui), torneranno ad essere le prerogative principali della formazione di Ivan Juric.
Giocare senza pubblico potrebbe penalizzare una squadra come quella gialloblù, che dai propri tifosi trova grandi stimoli. «Pensiamo solo alla partita con la Juventus per capire quanto è importante l’ambiente» dice Gianluca Tavellin, volto storico di TeleArena. «Chiunque abbia vissuto dal vivo quella vittoria non può non collegare al ricordo della prestazione anche l’elettricità e l’entusiasmo del Bentegodi. Il fattore campo in questo anomalo finale di stagione non sarà un elemento che potrà aiutare chi ha un pubblico che abitualmente sa far sentire la propria presenza a fianco della propria squadra come in quella notte magica. L’auspicio è che nel corso di questo finale possano essere riammessi allo stadio almeno gli abbonati».
Come in Bundesliga, ci si dovrà aspettare dalle prestazioni dei giocatori partite giocate su ritmi più bassi. È un fattore che per l’Hellas potrebbe incidere e fisiologicamente penalizzare maggiormente formazioni come quella di Veloso e compagni? «È una considerazione corretta – conferma Tavellin – anche sulla base dei dati. È una condizione simile a quella che dovrà affrontare l’Atalanta. La squadra di Gasperini è stata capace di mandare in gol dodici giocatori subentrati dalla panchina, nel Verona hanno segnato nove subentranti: sono numeri che dicono molto, così come un altro dato che emerge molto interessante è quello dei gol realizzati nell’ultimo quarto d’ora di gioco che per l’Hellas vale un terzo delle marcature complessive».
Dove potrà arrivare l’Hellas? Tavellin è positivo sulle potenzialità: «Può arrivare settimo e tornare rivedere l’Europa, ne sono convinto. Molto dipenderà quello che accadrà nelle prossime gare, a partire dalle prime contro Cagliari e Napoli. Però sarà una corsa con 39 punti a disposizione, partendo da quota 36 ci sono ampie possibilità di poter agganciare il posto che vale la competizione continentale». Uomini decisivi nelle prossime sfide? Unanimità su Veloso, Amrabat e Rrahmani, protagonisti finora di un torneo straordinario per valori individuali e di leadership, ma da non dimenticare sono Kumbulla e i tanti giovani italiani che si sono fatti apprezzare nelle prime 25 gare. Con Lazovic e Stepinski, un po’ in ombra finora, che potrebbero dare la spinta decisiva.
Nel frattempo, con la Virtus in vacanza e Gigi Fresco proiettato a festeggiare il proprio centenario in serie C, nella cadetteria il Chievo è atteso da un tour de force con tre match clou in dieci giorni con due delle tre prime della classifica, Crotone e Frosinone, incontri in cui presumibilmente verranno definite le chance di promozione diretta del sodalizio di Luca Campedelli. «I gialloblù hanno le potenzialità per arrivare alla finale dei playoff – chiude Tavellin – in un campionato molto equilibrato. Aglietti è un ottimo tecnico e persona squisita, in grado di compattare il gruppo di giocatori e portarli al risultato tanto desiderato.» con Vignato, Djordjevic e Giaccherini uomini che possono fare la differenza. Da sabato 20 giugno si tornerà a fare sul serio».