Giampiero Beltotto, il presidente del Teatro Stabile del Veneto – che gestisce il Teatro Goldoni di Venezia e il Teatro Verdi di Padova –, è stato molto chiaro: il comparto è in crisi, mancano fondi e domani, mercoledì 10 giugno, firmerà con «Arteven (il circuito teatrale regionale veneto, nda) per un’unica piattaforma commerciale della regione. Se non facciamo così, moriremo, Noi dobbiamo dare a tutti il segnale che la nostra è una grande regione. E stare insieme non è solo un piacere ma un’esigenza.»

Che il settore della cultura fosse già in sofferenza prima del Coronavirus era noto, e ora, dopo oltre tre mesi si ritrova in estrema difficoltà – basti pensare che far ripartire il Teatro Romano quest’estate, seguendo le norme di sicurezza anticovid-19, si passerà da 1.700 a 350 posti e in Arena per il mese di agosto tra Governo e Amministrazione è in corso una trattativa per portare l’accesso da 1.000 a 3.000 spettatori, considerando che in condizioni normali l’anfiteatro ne ospita tra i 16 e 20 mila –.

Giampiero Beltotto

Le parole del presidente Beltotto si inseriscono nella conferenza stampa che si è svolta oggio nella Sala Blu del Comune di Verona per presentare lo spettacolo, organizzato proprio dal Teatro Stabile del Veneto, che aprirà la stagione culturale veronese e che avrà come protagonisti i giovani. 

E quale nome più calzante: “Il Teatro riparte”. Un progetto che parte in simultanea in quattro città venete: lunedì 15 giugno, alle 18.30, a Verona, Venezia, Treviso e Padova, si riaccendono le luci dello spettacolo dal vivo. «Senza teatro non vi è neppure una città vivibile – ha aggiunto Beltotto –. La presenza di Verona in questo programma che includeva già Padova, Venezia e Treviso è un valore aggiunto, perché non esisterebbe teatro in Veneto senza Verona. Tutti gli spettacoli saranno a ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti ma, dal momento che gli ingressi saranno limitati per consentire il rispetto delle norme di sicurezza, li diffonderemo anche in streaming.

La rete in questi mesi è stata la piazza virtuale in cui abbiamo potuto continuare a fare teatro coinvolgendo i migliori artisti del territorio e mantenendo vivo il rapporto con il pubblico: ad oggi abbiamo registrato 750 mila accessi. Una data simbolica per un nuovo corso del teatro fatto di rappresentazioni più semplici, diffuse, a distanza di sicurezza ovviamente, nei sestieri, nelle piazze, tra i canali, nei chiostri. Cantastorie di musiche, di teatralità e di comicità, perché il teatro è pur sempre una festa. Una festa di popolo che si convoca in piazza come ai tempi della Commedia dell’Arte, perché quello è il posto più semplice, più virale e meno infettivo.»

«Lo spettacolo dal vivo rappresenta un segnale forte di ripartenza della cultura – ha dichiarato Cristiano Corazzari, assessore alla cultura del Veneto, che ha ribadito il legame dei teatri veronesi con la Regione –. Bisogna riannodare quel filo con il pubblico, riconsolidare il rapporto. In Veneto la cultura rappresenta il 5% del pil e il 6% degli occupati, più l’indotto che genera. Mi fa piacere che a Verona si riparta dai giovani che sono stati esempio per tutti. Ora è il tempo di ritornare nei luoghi, nei nostri teatri e nelle nostre piazze, osservando tutte le norme di sicurezza, ma con grande entusiasmo. Una riapertura che mette al centro i giovani capaci di rinnovare e coinvolgere. Come Regione del Veneto sarà inoltre rafforzata l’azione di coordinamento e di regia in tutto il territorio regionale per un’offerta culturale, di qualità, accessibile e in sinergia tra tutti i soggetti del territorio.»

Nella città scaligera i riflettori sono puntati sui ragazzi della Scuola Teatrale d’Eccellenza e dei cori di A.LI.VE che saranno i protagonisti di questo nuovo inizio. Nel Chiostro di Sant’Eufemia saranno gli allievi della Scuola Teatrale d’Eccellenza – parte del Modello TeSeO Veneto, Teatro Scuola e Occupazione, frutto di un accordo di programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto in partnership con Accademia Teatrale Veneta – il coro di voci bianche, il coro giovanile e gli allievi della scuola teatrale di A.LI.VE. Accademia Lirica Verona, che daranno il via alla ripresa degli spettacoli in città.

Cristiano Corazzari

L’appuntamento è dedicato a Shakespeare e alla tradizione popolare veronese: con una selezione dei Sonetti ad aprire la serata saranno gli allievi della Scuola Teatrale d’Eccellenza, seguiranno poi il coro di voci bianche e il coro giovanile di A.LI.VE Accademia Lirica Verona diretti dal maestro Paolo Facincani, che si esibiranno nel Canto degli Italiani e in un repertorio di canzoni che varia dalla tradizione veronese, come La bicicleta o il celebre Voria cantar Verona, in ricordo del poeta Berto Barbarani, a brani di musica moderna, rythm and blues, melodica italiana, pop contemporaneo e musical.

L’accompagnamento musicale sarà del maestro Claudio Sebastio al pianoforte e Fabio Cobelli alla batteria. Anna Pasqualini, Annamaria D’Onghia e Nicolò Bruno, allievi della Scuola di Teatro di A.LI.VE. diretta dalle docenti Silvia Masotti e Camilla Zorzi, reciteranno una scena dialogata e un monologo tratti da Re Lear e Il Mercante di Venezia di Shakespeare.

«Questo è un momento importante – ha spiegato Francesca Briani, assessore alla Cultura di Verona –. Avevamo voglia di ricominciare. E ci saremo per tutta l’estate. Quest’anno ci stiamo adoperando in un grande sforzo con i bilanci comunali in difficoltà ma con la ferma volontà di sostenere il comparto dello spettacolo. Il teatro riparte sotto il segno di una collaborazione tra Teatro Stabile del Veneto e Comune di Verona che continuerà anche per tutta l’estate con tre produzioni e co-produzioni che animeranno l’Estate Teatrale Veronese e il 71esimo Festival Shakespeariano.»

In cartellone ci sono Romeo e Giulietta, una coproduzione con il Teatro Stabile di Bolzano, che porta in scena una riscrittura della celebre tragedia shakespeariana a cura di Babilonia Teatri con Ugo Pagliai e Paola Gassman, lo spettacolo Stand Up Shakespeare con Paolo Rossi, sempre in coproduzione con lo Stabile di Bolzano e Poetry Death Match con i venti giovani attori diplomati della Scuola Teatrale d’Eccellenza diretti da Giorgio Sangati. 

Mentre a Verona il 15 giugno lo spettacolo riparte dai giovani, a Padova nel cortile di Palazzo Moroni l’attore Fabio Sartor e il primo violoncello dell’Orchestra di Padova e del Veneto portano in scena un evento di teatro e musica, a Treviso in Piazza dei Signori Red Canzian riabbraccia la sua città con La musica non si ferma, il primo concerto dal vivo dell’Italia post lockdown. A Venezia, invece, in Campo San Polo i comici Carlo & Giorgio danno vita alla commedia Sotto la maschera introdotti dalle voci della Big Vocal Orchestra e dei Vocal Skyline.