Il Pojana torna a teatro
L'attore padovano Andrea Pennacchi, celebre per i suoi interventi a "Propaganda Live" su La7, ha raccontato a "Succede alle 31" l'emozione di questo primo ritorno a teatro dopo l'emergenza virus.
L'attore padovano Andrea Pennacchi, celebre per i suoi interventi a "Propaganda Live" su La7, ha raccontato a "Succede alle 31" l'emozione di questo primo ritorno a teatro dopo l'emergenza virus.
«Sono emozionato, non vedo l’ora, ma c’è anche un po’ di preoccupazione dopo tutto quello che è successo in questi mesi, è come un nuovo esordio e il timore di non cominciare nel modo migliore c’è sempre.» Andrea Pennacchi, l’attore padovano noto per i suoi monologhi a Propaganda Live su La7, ha confidato a Heraldo il suo stato d’animo a pochi giorni dal suo ritorno a teatro, il 6 giugno a Vittorio Veneto, con Eroi, il monologo che trae spunto da un racconto dell’Iliade.
«Parto da Omero e arrivo però a parlare anche di Sergio Leone ed Ennio Morricone, fino a cose più pop e personali come i miei ricordi del rugby padovano al Plebiscito. Chi sono gli eroi oggi? Persone che in un dato momento storico sono costrette dagli eventi a fare la cosa giusta e la fanno. Ma la luce che brilla dell’eroe è momentanea, non eterna, poi l’eroe torna a essere una persona normale, anche con le sue debolezze. Ma noi invece abbiamo la cattiva abitudine di considerare il ritorno alla normalità dell’ex eroe come un tradimento.»
Pennacchi è il primo grande nome in Italia che torna a calcare un palcoscenico dopo l’emergenza Covid: «È importante esserci, perché la tecnologia e i social sono uno strumento importante, ma la dimensione fisica del teatro è la vera impresa culturale, il digitale non è la stessa cosa.»
Pennacchi immagina come sarà il teatro in questa fase due: «La reazione del pubblico la scopriremo presto, ma con il teatro all’aperto si riuscirà a gestire bene il discorso del distanziamento. Meno pubblico? Raddoppiamo le repliche, su questo ci si può mettere d’accordo. Noi attori? Ok a test sierologici e tamponi, ma no alla mascherina, mozzerebbe la recitazione. C’è una voglia incredibile delle compagnie di portare nuovi spettacoli.»
Poi Pennacchi, che ha in cantiere una serie tv su Sky con Paola Cortellesi e un film su Roberto Baggio, racconta com’è nata la sua esperienza a Propaganda Live: «Zoro e Makkox notarono un mio video virale sul web, poi avevano visto altre mie cose, e mi proposero di fare settimanalmente un monologo per loro. Mi diverto molto, è una trasmissione fatta bene e con un pubblico attento.»
Sul rapporto teatro e tv, Pennacchi dice «che ogni attore deve cercare di arrivare a più pubblico possibile e deve contaminarsi con più strumenti, quello che conta è mantenere la propria intransigenza sul prodotto artistico che si propone. Io grazie alla tv sono più conosciuto e credo che mantenendo la giusta credibilità la televisione ti permetta di portare anche nuova gente a teatro.»