Il “Momentum” propizio dei Calibro 35
In piena kermesse sanremese i Calibro 35 iniziano il tour di supporto al nuovissimo sesto album “Momentum”. Scelgono la Latteria Molloy di Brescia, che li accoglie con un sontuoso sold-out.
In piena kermesse sanremese i Calibro 35 iniziano il tour di supporto al nuovissimo sesto album “Momentum”. Scelgono la Latteria Molloy di Brescia, che li accoglie con un sontuoso sold-out.
In piena kermesse sanremese i Calibro 35 iniziano il tour di supporto al nuovissimo sesto album “Momentum”. Scelgono la Latteria Molloy di Brescia, che li accoglie con un sontuoso sold-out. Il pubblico freme, le aspettative per le loro performances sono sempre molto alte, vista la caratura dei musicisti che compongono l’ensemble. A capo della banda c’è l’eclettico Enrico Gabrielli, polistrumentista, virtuoso dei fiati e compositore, che passa con scioltezza dalla backing band di PJ Harvey, alle dilatazioni seventies dei fratelli Winstons. Il progetto Calibro 35 resta comunque quello in cui si diverte di più, nato quasi per gioco 12 anni fa per l’amore che legava i membri del gruppo alle colonne sonore di film polizieschi anni sessanta.
Dall’inizio è stato evidente il loro profilo internazionale e la propensione ad uscire dai confini italiani; oggi lo conferma il fatto che il nuovo singolo “Stan Lee” è inserito nelle playlist mensili delle principali radio americane e che il tour, dopo qualche data in Italia, si sposterà in Europa passando da Parigi a Londra, a Manchester. “Momentum”, il nuovo album dei Calibro 35 uscito un paio di settimane fa per la RecordKicks è un disco di rottura e di notevole crescita artistica. Dopo 4 dischi di divertissement legati al cinema di genere poliziesco e noir, avevano già virato verso maggiori contaminazioni con “S.P.A.C.E.” nel 2015, che mischiava le carte aggiungendo suoni black e hip-hop. “Momentum” ora spinge la band in un progetto sonoro che abbraccia la musica elettronica, il trip-hop, il jazz, il groove creando un magma interessante e non banale.Il concerto in Latteria inizia poco dopo le 22.30, il locale è stipato di fans, addetti ai lavori e musicisti (c’è Alberto Ferrari dei Verdena) che salutano l’arrivo dei Calibro 35 sul palco avvolti da un gioco di luci. I primi brani sono tutti estratti dall’ultimo lavoro e risulta subito evidente la centralità del drumming di Fabio Rondanini, il miglior batterista in circolazione. Tecnica, precisione, groove sono arricchiti da un tocco elegante e preciso che stupisce per espressività e rimarca la caratura della sua classe. Completano la band, oltre a lui e Gabrielli, Massimo Martellotta alle chitarre, Luca Cavina al basso e Tommaso Colliva alla produzione. Sono tutti grandi musicisti, professionisti di lungo corso, capaci di attirare l’attenzione per quasi due ore di musica solo strumentale, musica che è prepotentemente al centro del progetto, senza bisogno di frontman o primedonne.
I Calibro 35 sono un ensemble potente e allo stesso tempo divertente, capace di far ondeggiare la platea a colpi di beat, come di farla vibrare martellando funk. Poco prima dei bis Enrico Gabrielli scherza con il pubblico ed appare molto soddisfatto della risposta live e del calore ricevuto. E’ un concerto che non dà tregua, che lascia piccoli spazi alla produzione iniziale filo-cinematografica. E’ un prendere o lasciare, una scommessa vinta che sposta l’asticella ed assegna alla band un ruolo di primo piano nel panorama musicale italiano, dimostrando che nonostante la settimana di carrozzone mediatico sanremese, c’è ancora spazio per chi vuole suonare sul serio, abbracciare stili diversi, facendo saltare gli schemi.
Il tour dei Calibro 35 prosegue il 14 febbraio a Bologna e il 15 a Padova. E’ un’esperienza sonora entusiasmante, ricca di tecnica ed espressività, da vivere con insaziabile curiosità.