Lost in Sanremo – La vigilia
Dal nostro inviato nella cittadina ligure le prime impressioni, alla vigilia del 70esimo Festival della canzone italiana.
Dal nostro inviato nella cittadina ligure le prime impressioni, alla vigilia del 70esimo Festival della canzone italiana.
Il lunedì di vigilia del Festival è normalmente dedicato alla conferenza stampa con l’organizzazione RAI, il recupero degli accrediti e la battaglia per un posto a sedere in sala stampa. Sopravvissuto a queste tre fatiche, ecco cosa rimane della giornata.
– Secondi i vertici RAI sarà il “Festival di tutti, dove con spazio per la nazionalpopolarità, i grandi legami e le grandi riunioni”. Manca solo il #volemosebene.
– “Sanremo è come il Super Bowl”. Parola del boss della pubblicità RAI. Ora, io apprezzo le iperboli e comprendo che nemmeno la Bibbia e il Corano vanno presi in senso letterale. Ed è anche vero che a livello di spazi pubblicitari il Festival è l’evento più importante del Paese. Però, dai…il coraggio, le tematiche e la potenza globale della “super ciotola” non possiamo avvicinarle ad un Festival dove si discute se far parlare o meno una giornalista. Manco le polemiche c’abbiamo al loro livello.
– Prima domanda dei giornalisti ad Amadeus, timido accenno alle varie polemiche dei giorni scorsi. Fiorello arriva all’improvviso in sala stampa e tra una gag e l’altra risolleva l’umore di tutta la conferenza. Amadeus ride sguaiatamente sullo sfondo. Il rag. Ugo Fantozzi, matricola 1001/bis l’avrebbe definita “astuta mossa padronale”.
– L’ufficio stampa del Festival fornisce sempre una dispensa con le biografie di tutti i cantanti, per il ripassone finale. Ho finalmente scoperto chi è Riki, e ho capito di essere io quello sbagliato, quello fuori dal mondo. È l’artista italiano ad aver venduto più biglietti nel suo tour di debutto, 145mila in 23 date tutte sold out. Sono indietro anni luce.
– Eliminata la shock therapy che prevedeva di ascoltare tutte e 24 le canzoni subito la prima sera. Giusto così, era un comitato d’accoglienza perfetto per un bagno penale della Cayenna francese. In compenso, lo faranno nelle ultime tre sere: giovedì, venerdì e sabato. Ma lì sarà solo per cuori forti. Per Braveheart veri. Oppure Highlander, fate voi, sempre scozzesi sono.
– Scaletta della prima serata, si parte (tra gli altri) con Achille mio, Riki, Urso, Anastasio, Masini e Rita Pavone. È sempre bene sapere di che morte dobbiamo morire.
BONUS TRACK
– Ho appena visto, nell’ordine: ragazzine perdere la dignità per farsi lanciare un fiore da Achille Lauro, bimbe di 4 anni acclamare Elettra Lamborghini come fosse una principessa Disney, Morgan vestito come Marzio di Sailor Moon e Pelù in versione cosacco di Taras Bul’ba. Che vi devo dire.
– Io sapevo della droga, che abbruttisce. Ma pure certe scene sanremesi per accrediti stampa e pass vari se la giocano.