Da giovane ha praticato, come tanti ragazzi della sua età, sport come calcio, nuoto e atletica. A sedici anni, poi, il corso per arbitri di calcio. Un’avventura iniziata quasi per scherzo che lo ha portato a fischiare fino all’Eccellenza. La soglia del professionismo quasi sfiorata. Un’esperienza di vita che lo ha arricchito sotto molti punti di vista. Tuttavia, per uno come lui abituato a “lavorare” per obiettivi, era giunto il momento di guardare altrove. Ora il suo obiettivo principale è quello di svolgere al meglio il compito di Assessore allo Sport del Comune di Verona, carica assunta in occasione delle ultime elezioni comunali del 2017. Incontriamo Filippo Rando nel suo studio di Palazzo Barbieri.
Lo sport, praticato sia a livello amatoriale che agonistico, attraverso l’impegno e la costanza, aiuta a migliorare le proprie capacità fisiche e mentali. Cosa significa viverlo come Assessore allo Sport ?
« La carica di Assessore allo Sport è un’esperienza impegnativa ma altrettanto bella e molto stimolante. Nella città di Verona esiste un movimento sportivo enorme, agonistico e soprattutto amatoriale. Sono molte le società sportive che praticano le più svariate discipline, tutte meritevoli di attenzione e sostegno. Il mio impegno si concentra maggiormente durante i fine settimana quando sono molte le manifestazioni sportive dove sono chiamato a intervenire in rappresentanza delle istituzioni comunali. Non bisogna, però, dimenticare tutto il lavoro che c’è dietro ovvero dall’ascolto delle diverse proposte sino alla loro realizzazione ».
Le istituzioni comunali fanno abbastanza oggi per lo sport ? Si potrebbe fare di più ?
« Come Comune facciamo molto cercando di dare voce e visibilità a tutti gli sport, nessuno escluso. Certo, nello sport – ma è anche una regola di vita – si può e si deve sempre fare di più. Per quanto mi riguarda il nostro obiettivo è fare sempre di più, sia sotto il profilo delle infrastrutture sia per quanto riguarda il sostegno, non solo economico, nei confronti delle diverse società sportive».
Abbiamo toccato il tema delle infrastrutture sportive. Difficile accontentare tutti ?
« Per il mio assessorato il tema delle infrastrutture rappresenta un aspetto molto importante. L’obiettivo, oltre a costruirne di nuove, è anche quello di migliorare quelle già esistenti. Non si tratta solo di budget di spesa disponibile – aspetto siuramente da non trascurare – perché non bisogna dimenticare la necessità di dover sempre fare i conti con la burocrazia che, spesso, allunga inevitabilmente i tempi di realizzazione di ogni intervento. Ogni richiesta, dopo essere stata approvata, deve passare da una gara di appalto, dove attraverso l’obiettivo di un buon rapporto qualità/prezzo bisogna cercare di fare la scelta migliore. Il percorso burocratico, inoltre, a differenza di quanto avviene nei rapporti con la Regione, quando prevede l’intervento dello Stato o, come nel nostro caso, del Comune, diventa sicuramente più lungo e complicato » .
Si sente spesso dire che viene data visibilità, forse troppa, a discipline come calcio, basket o pallavolo mentre esistono molti altri sport, altrettanto meritevoli di attenzione.
« Personalmente ritengo tutte le discipline meritevoli della stessa attenzione e importanza. Discipline come calcio, basket o pallavolo hanno solamente un numero maggiore di tesserati e di società sportive e questo fa si che le necessità siano molte di più. Come Comune di Verona, tuttavia, il nostro principale obiettivo è quello di dare visibilità e sostegno a tutti, senza alcuna distinzione di sorta. Non esistono sport “minori” ma discipline sportive tutte egualmente importanti ».
In tema di infrastrutte sportive, parliamo di un impianto sportivo molto caro ai veronesi. Le piscine comunali di Via Colonnello Galliano sono da qualche anno in stato di desolante abbandono. Saranno recuperate?
« Spiace molto vedere l’attuale situazione di degrado in cui versano le piscine. Recentemente il Comune di Verona è rientrato in possesso dell’impianto con l’obiettivo di provvedere a una riqualificazione complessiva dell’intera area. Il progetto prevede la nascita di un vero e proprio parco acquatico, completo di tutte le infrastrutture necessarie, privo di barriere architettoniche, arricchito dalla presenza di aree verdi che andrà a beneficio di tutti i cittadini veronesi. Parliamo di un investimento importante di circa tre milioni di euro. Una volta tornati in possesso dell’area si trattava di scegliere tra una sistemazione e un deciso rinnovamento. Abbiamo naturalmente scelto la seconda ipotesi. Entro il prossimo mese di dicembre è intenzione del Comune presentare il primo rendering di quello che sarà il nuovo impianto sportivo».
Rimanendo sempre in tema di infrastrutture non possiamo non parlare del progetto del nuovo stadio, un aspetto che sembra dividere le opinioni dei veronesi.
« L’ipotesi di uno stadio nuovo è un progetto importante ma anche necessario. Il Bentegodi sente tutto il peso dei suoi anni (è stato inaugurato nel 1963 ndr) quindi l’idea di costruire un impianto nuovo di zecca trova il consenso del Comune. Siamo, tuttavia, ancora nella fase iniziale dove è stata presentata la manifestazione di interesse al progetto ricevuto. Non è ancora stata presa alcuna decisione definitiva. Tuttavia, a beneficio di tutti i veronesi, tengo comunque a precisare che l’eventuale accordo prevede la cessione in gestione alla società proponente dell’intera area comunale senza alcun costo per i cittadini veronesi. L’impianto fotovoltaico attualmente presente, inoltre, non andrà perduto ma sarà rimesso al suo posto. »
Un’ultima domanda, per chiudere. Nel 2026, in occasione delle Olimpiadi Invernali che si svolgeranno tra Milano e Cortina, la città di Verona ospiterà la cerimonia di chiusura. Le piacerebbe poterla vivere ancora nelle vesti di Assessore allo Sport ?
« L’evento di chiusura sarà l’occasione per dare visibilità alla meravigliosa città di Verona. Poter essere presente in qualità di rappresentante dello sport veronese sarebbe per me un grande onore e motivo di grande orgoglio. Tuttavia, laddove non fosse così, sarò sicuramente presente come spettatore per poter vivere da vicino un evento importante come questo ».