Made in Italy, dieci anni di blues a Cerea
La più grande fiera nazionale del Blues italiano ha compiuto dieci anni. Merito di Lorenz Zadro, il musicista fondatore, che ha organizzato un'edizione perfetta.
La più grande fiera nazionale del Blues italiano ha compiuto dieci anni. Merito di Lorenz Zadro, il musicista fondatore, che ha organizzato un'edizione perfetta.
Ha compiuto dieci anni«Blues Made in Italy», la più grande fiera nazionale del Blues italiano. Un evento unico e meraviglioso che rende Cerea per un giorno la capitale nazionale di questo genere, che in Italia ha un enorme seguito, soprattutto tra i musicisti che lo celebrano religiosamente.
L’atmosfera che si respira è calda e viva, la musica in questa rassegna non è mai in secondo piano: i palchi sono addirittura tre, due elettrici e uno acustico, per sviscerare tutto il blues nella sua complessità, dalle radici alle contaminazioni con il rock e con il country. Il pubblico è già numeroso a partire dal primo pomeriggio e partecipa attivamente ai concerti, sentendo l’energia dei moltissimi musicisti presenti e la forza di una manifestazione che ha il coraggio di mettere al centro la musica.
Blues Made in Italy è anche un’associazione culturale che si occupa di promuovere la cultura del blues e di diffonderla attraverso l’opera di numerosi artisti a lei affiliati, perchè attraverso la creazione di una comunità si possa condividere questa passione. Lo spirito comunitario è la principale caratteristica di questa giornata, che attira migliaia di musicisti e devoti del blues.
Lorenz Zadro, musicista fondatore e presidente di Blues Made in Italy, è arrivato al decimo anno e ha realizzato un’edizione perfetta con 15 ore di musica non stop di livello altissimo.Ad alternarsi sui palchi, guidati dal «Dr. Feelgood» di Virgin Radio, artisti come Eugenio Finardi, Tolo Marton, Veronica Sbergia & Max De Bernardi, Chris Horses Band, i Mandolin’ Brothers e tantissimi altri per una maratona musicale di notevole intensità.
Qui la musica è suonata, ascoltata, ma anche vissuta attraverso l’esposizione degli strumenti, il racconto di come sono stati costruiti con sapienza e passione da maestri artigiani. Sono presenti anche collezionisti di vinili, libri e memorabilia del blues e artisti come Stephanie Ocean Ghizzoni, che oltre ad essere una straordinaria cantante, espone i suoi quadri ispirati ai Grandi della musica, intensi tanto quanto le sue interpretazioni vocali. Lei e una decina di altri artisti avranno il compito di chiudere con il botto la Rassegna di quest’anno con uno speciale concerto finale “Blues Made in Italy Allstars”.
Non sono tempi semplici per proporre Festival di questo livello e riuscire in questa impresa nella Bassa veronese è qualcosa di eroico. Partecipare a questa rassegna e vedere quanto si possa aggregare, coinvolgere ed emozionare il pubblico solo attraverso il Blues, il genere che colpisce al cuore per definizione, è stata una splendida esperienza.
“Il blues è instillato in ogni cellula musicale che galleggia intorno al vostro corpo”, diceva Nick Cave, quindi grazie Blues Made in Italy e lunga vita!