I C+C=Maxigross sono una delle più belle realtà espresse musicalmente da Verona nell’ultimo decennio. Un progetto che nasce musicale, ma si rivolge a tutte le arti offrendo un approccio di ampio respiro culturale, con un abbraccio particolare alla Lessinia e alle sue bellezze. Hanno suonato in Italia e in Europa, in particolare al Primavera Sound di Barcellona, senza sosta, limitando in questi anni le proposte su Verona per portare la loro musica al di fuori dei terreni consueti.

Nel 2019 però il collettivo decide di riappropriarsi dei propri luoghi e lo fa con una scelta stilistica interessante, prediligendo luoghi di diffusione culturale, dalle biblioteche alle scuole, alle botteghe d’artista, ai luoghi di accoglienza. Nasce così “Deserto per Verona”, una serie di eventi che ruota attorno alla città per affermare un modo più umano del vivere, un approccio che attraverso la musica valorizzi le diversità e la pluralità delle idee in un’ottica inclusiva.

Il concerto previsto per domenica 22 settembre all’interno del minifestival dedicato agli “Stati generali della cultura a Verona” presso gli ex Magazzini Generali, sede anche del nuovissimo Museo del Bambino, si inseriva in questo progetto. Una tre giorni di convegni e di circolazione di idee ad ampio raggio su tutti i settori della cultura cittadina, dai piccoli concerti ai grandi eventi, dagli spettacoli teatrali, all’informazione e al mondo dell’associazionismo, organizzata da Studioventisette e Doc Servizi che doveva chiudersi appunto con il Live set dei C+C. Purtroppo il meteo avverso ha impedito alla band di salire sul palco principale del festival, ma i ragazzi non si sono persi d’animo allestendo un set acustico e suggestivo a ridosso del bar.

Lo spettacolo è breve a causa della pioggia incessante, ma il pubblico presente è festoso e affascinato da questa imprevista soluzione. Francesco Ambrosini, Filippo Brugnoli, Niccolò Cruciani, Tobia Poltronieri attivi dal 2011 come collettivo musicale, amano il folk intriso di psichedelia, cantano in inglese e hanno alle spalle collaborazioni importanti (Miles Cooper Seaton) e una reputazione internazionale. Solo nel 2018 scelgono di scrivere nella loro lingua pubblicando l’EP “Nuova Speranza” ed è un’ottima intuizione, che arricchisce il loro percorso di spessore e rende il loro cantautorato più incisivo (notevole anche il disco solista di Tobhjah in quest’ottica).

La performance musicale del quartetto è bellissima, cantano praticamente tutti, armonizzano con stile e la veste acustica si sposa perfettamente con le canzoni del Deserto dei C+C. I brani sono tutti loro con una sola notevole eccezione “Abbracciala abbracciali abbracciati” dal disco capolavoro di Battisti “Anima Latina”, testimonianza di maturità artistica del più grande cantautore italiano del secolo scorso.

La pioggia dunque non ferma i C+C=Maxigross; il progetto “Deserto per Verona” termina a fine mese, cercate le date sui loro social network e fatevi trascinare dall’entusiasmo che mettono nei loro concerti: vi conquisterà.