L’Italia del ciclismo sale sul gradino più alto d’Europa. Il merito, questa volta, è tutto del corridore veronese Elia Viviani, che sul circuito olandese dI Alkmaar ha conquistato il titolo di campione europeo su strada, nella prova in linea dedicata ai professionisti.

Il commissario tecnico azzurro Davide Cassani

Il successo azzurro è giunto al termine di una gara preparata con grande acume tattico dal ct Davide Cassani e conclusa in maniera magistrale dalla squadra italiana con la vittoria del proprio indiscusso capitano. Contrariamente a quelle che erano le previsioni la corsa non si è risolta con il tradizionale arrivo di gruppo in volata – cosa nella quale il corridore di Isola della Scala rimane uno dei migliori interpreti in circolazione – ma ha trovato il suo epilogo in una fuga iniziata a circa 60 km dal traguardo finale. Un’accellerata mostruosa che ha visto protagonisti 13 corridori tra i quali i nostri Viviani, Trentin, Cimolai e Consonni. Quando, poi, mancavano solamente 30 km ecco lo strappo decisivo con il capitano azzuro, il belga Yves Lampaert ( suo compagno di squadra alla Deuceninck-Quickstep) e il tedesco Pascal Ackermann. Sul rettilineo d’arrivo Viviani ha staccato alla grande il primo – arrivando a braccia alzate – mentre il secondo, rimasto quasi consapevolmente in disparte, si è accontentato della terza posizione. Si è trattato di una gara molto intensa e combattuta, durata oltre 3 ore e mezza, dove la squadra azzura ha giocato il ruolo dell’indiscussa protagonista. Questo il commento di un raggiante Davide Cassani al termine della corsa « Facile fare il ct con ragazzi del genere. Il mio merito è quello di aver scelto uomini di valore, corridori intelligenti, ragazzi che percepiscono il senso di appartenenza e che corrono con un unico scopo: vincere » .

Elia Viviani sul primo gradino del podio

Per Elia Viviani si tratta del nono successo stagionale che segue quello ottenuto, solo una settimana fa, nella London Classic. La vittoria ottenuta dagli uomini di Davide Cassani, inoltre, l’Italia bissa la vittoria ottenuta lo scorso anno da Matteo Trentin, a dimostrazione, laddove ce ne fosse bisogno, dell’eccellente livello di competitività raggiunto dal nostro ciclismo. La vittoria di oggi, infine, rappresenta una rivincita per il corridore veronese, dopo il campionato europeo sfumato nel 2017 sul circuito di Herning. Le sue parole al termine della gara «La nostra corsa non era stata pianificata nel modo nel quale si è poi sviluppata. Con Trentin ci siamo parlati e eravamo ben consapevoli di fare una gara molto dura. La nostra azione è stata molto bella. Quando il terzetto è partito per lo strappo decisivo sono iniziati i giochi tattici, fino allo sprint decisivo ». Per lui il giusto meritato premio per i grandi sacrifici e una maturità sportiva oramai raggiunta a pieni voti.

La grande giornata per il ciclista azzurro è stata, poi, completata dalla medaglia d’argento ottenuta il giorno precedente da Elisa Cecchini, la sua attuale fidanzata e compagna di vita. Meglio di cosi…