Una commedia fantastica con momenti di non trascurabile felicità
"Momenti di trascurabile felicità" si colloca in quel filone poco battuto da noi italiani con risultati apprezzabili, ovvero la commedia fantastica.
"Momenti di trascurabile felicità" si colloca in quel filone poco battuto da noi italiani con risultati apprezzabili, ovvero la commedia fantastica.
Daniele Luchetti è un buon regista, ma per me resterà sempre quello che seppe far recitare più che dignitosamente Nanni Moretti, senza farlo sembrare troppo Nanni Moretti, ne Il portaborsenel lontano 1991. E non fu impresa da poco.
Momenti di trascurabile felicità è coscritto dallo stesso regista con Francesco Piccolo, l’autore dei due romanzi dal quale il film è tratto, e si colloca in quel filone poco battuto da noi italiani con risultati apprezzabili, ovvero la commedia fantastica. Il genere è difficile da maneggiare persino per gli esperti americani, ma le perle da Joe il pilota a Il Paradiso può attendere non mancano di certo e anche da noi qualcosa di buono c’è stato (Miracolo a Milano, molti film di Nichetti ecc.), però il gioco si fa ancora più arduo quando si comincia a frammentare il racconto, destrutturandolo con salti temporali e flashback che non aiutano a coinvolgere il grande pubblico che, inevitabilmente, può restarne spiazzato.
Pif e Thony formano una probabile coppia con improbabili nomi d’arte, ma insieme funzionano e sono sempre credibili anche in una storia incredibile come quella raccontata, che poi è poco più di un pretesto per snocciolare perle di ironica filosofia di vita, sempre in bilico tra malcelata saccenza e più o meno nuovi, simpatici aforismi che portano lo spettatore a dire «Ma è vero, è capitato anche a me di pensarlo!»; per nostra fortuna l’umorismo salverà il mondo, film di Luchetti compreso.
Il sorriso ci accompagna per quasi tutta la durata del film, salvo diradarsi un po’ troppo all’appropinquarsi di un finale stiracchiato, colpevole di rendere disomogenea questa poetica favola abitata da stralunati personaggi (in questo Pif lo è molto di più del suo ultraterreno accompagnatore, un sempre bravo Renato Carpentieri) e famiglie che, malgrado tutto, resistono alle intemperie di una logorante quotidianità.
Nota di merito per i due “figli” Francesco Giammarco e Angelica Alleruzzo: spontanei, espressivi e disinvolti sotto la direzione di un regista che sa come condurre il gioco e come plasmare i propri attori.
Voto: 3/5
MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITÀ
Regia di Daniele Luchetti
Con Pif, Thony, Renato Carpentieri, Francesco Giammarco e Angelica Alleruzzo.